Già allora era una attività considerata come un qualsiasi impiego lavorativo, del tutto ordinario. Un sistema adatto per controllare la salute pubblica e per contenere l’adulterio (straordinariamente moderno e democratico). Del resto la prostituzione salva i matrimoni da molti secoli, permette piacere senza doversi impegnare in relazioni che rovinano la famiglia e l’amore di coppia. Molti uomini di una rispettabile età preferiscono divertirsi per qualche ora senza mettere in pericolo il matrimonio e l’amore dei figli.
Moderno e democratico perché permetteva a donne che non riuscivano a trovare un altro lavoro e a vedove indigenti di avere un reddito e di vivere degnamente in modo decoroso e legale. Se sei riconosciuta e paghi le tasse hai tutti i diritti!
Ma la vera evoluzione era che si ci poteva circondare anche di piacere più raffinato e lussuoso, simile alle escort attuali di alto livello – molto istruite e raffinate – o al primo prototipo di geishe: musiciste e ballerine, intrattenitrici per tutti i gusti e pure di alto livello, la prostituzione non è solo piacere sessuale ma anche piacere celebrale. Non più una prostituta, ma una compagna che intrattiene e allieta qualche ora in sublime raffinatezza, una sorta di nobiltà che si riscontrerà anche nelle corti francesi. Roma e Venezia fin dal Medioevo divennero i grandi poli della prostituzione con una offerta per tutte le “borse”: Roma perché abbondava di chierici, pellegrini e alti prelati, Venezia perché era un importantissimo centro commerciale, con marinai e mercanti provenienti da tutta Europa. Nel Rinascimento si affermarono le cortigiane e la loro educazione era mirata per soddisfare cardinali, artisti, nobili e re.
La democrazia arriverà ad allevare una nuova forma di prostituzione, dove la donna ha una formazione prestigiosa che le permette di poter conversare con uomini colti e dotti. Oltre al sesso ci sono le moderne Aspasia, donne che si prostituiscono ma “spesso senza fornire favori sessuali”, donne che parlano e operano come psicologhe, donne in grado di gestire gli uomini più importanti di stato (peccato che molti politici italiani NON se ne sono serviti), pensatrici e filosofe. Come dimenticare Jeanne Antoinette Poisson (Madame de Pompadour), la donna francese più potente del XVIII secolo.
Nei secoli si sono alternate tolleranza e repressione, e questo andamento ha seguito la democrazia e la libertà del periodo storico. Anche nella Russia dei soviet la prostituzione resisterà: nel ’22 le prostitute censite a Pietrogrado e a Mosca erano 62 mila.
DA SEMPRE il popolo vuole “panem et circenses” e bisogna darglielo. E’ inutile in Italia continuare con questa tragicomica “sceneggiata”. Che si parli di prostitute o del comportamento dei politici ci si ritrova sempre nelle medesima situazione. Questa ZNATION è tutta apparenza come la messa cattolica: prima tutti si confessano, poi prendono l’ostia, si fermano un attimo a pregare… e appena mettono il piede fuori violano sistematicamente – e con passione – tutti i comandamenti possibili. Una nazione che ha cancellato il valore della democrazia, della politica, ha cancellato tutto e ora le prostitute NON sono quelle che lavorano per strada (audaci, con cervello, libere imprenditrici, furbe, temerarie, avventuriere, crocerossine…), spesso le peggiori prostitute sono le persone che fanno informazione e politica.
Eh sì perché quando la democrazia muore, si gettano le donne del piacere nel fuoco e le si emargina (si punta il dito contro di loro come se fossero una piaga di cui vergognarsi), mentre chi mal governa si ritira per un po’ di tempo, si ri-vergina e magari scrive un libro per tirare Avanti.
Le prostitute dell’informazione fanno danni incalcolabilmente superiori a qualsiasi meretrice. Si parla di mal costume ma si dovrebbe parlare di mal-governo: accendo la televisione e vedo le peggiori marchette, quando là fuori le ragazze del piacere parlano con clienti che non sanno trovare lavoro, non sanno come pagare i conti e piagnucolano, mentre loro educatamente li ascoltano e li rincuorano.
E allora brutto k@xxo chi è la troia vera? E allora la mega-marchetta la faccio io: Io Sono Una Fottuta Troia Che Guarda Con Occhi Diversi, e Voi – dopo che vi siete sfogati con una xxxxxxxx – ditemi là fuori cosa vedete …. Chi è Veramente la Puttana e dove si è fatta fottere la Democrazia?
Alessia http://liberticida.altervista.org