Islam ed Europa, cronaca di una invasione silenziosa: Parte terza


Ho cercato di capire come mai questi “terroristi” siano diventati così potenti in determinate zone, e non in altre.
Praticamente spadroneggiano nel centro nord dell’Iraq e nel nord ovest della Siria, e evidentemente anche spalleggiate dalle popolazioni locali.

La prima mappa che vi propongo è emblematica, le zone in oggetto sono sunnite. una delle due “confessioni islamiche”, e a fianco vedete la macchia arancione degli Sciiti, presenti praticamente in tutto l’Iran, e nel sud dell’Iraq.



Nella seconda mappa vedrete le diffusione delle varie “scuole” coraniche, quella che interessa a noi è la Madhhab (scuola giuridica) Hanafi, in verde chiaro, diffusa appunto particolarmente nelle zone che ho detto, ma non solo…
Gli Hanafi sono diffusi nelle zone controllate dall’ISIS, in Giordania, in Egitto, In Pakistan, Afghanistan in Turchia e in molte repubbliche ex sovietiche.
Paradossalmente il credo “democratico” di questa “scuola” coranica ha creato , e sta creando molti problemi.
Secondo il sunnismo e le credenze Hanafite i leader religiosi e politici devono essere scelti tra i “più meritevoli” e non in base alla diretta discendenza del profeta o in base alle conoscenze dottrinali, come viene fatto da altre scuole.
In pratica i leader della varie comunità , capotribù e simili scelgono tra di loro il leader, quello dotato di più carisma e che segue con maggior fervore il “volere di Dio“.
La fratellanza Musulmana e Al Quaeda sono dirette emanazioni di queste credenze, così come il Salafismo, o “ritorno alle origini“.
Quindi quello che accomuna i ribelli dell’ISIS e i tanti volontari che provengono da tutto il mondo è la fede religiosa, più o meno sono sunniti di scuola Hanafita, e sono fermamente convinti di dover combattere contro il “male”.
Il male è composto da parecchie persone, innanzitutto gli occidentali, primi fra tutti gli americani.
Poi i russi, per via delle loro guerre contro i “fratelli” ceceni e daghestani, a seguire gli appartenenti ad altre confessioni, cristiani, e le sette locali, tra gli altri, se hanno la cattiva idea di vivere e respirare nelle zone sotto il loro controllo.
Un posto d’onore spetta alle altre confessioni musulmane, prima di tutto gli odiati sciiti, poi gli appartenenti alle scuole coraniche Malik e Shafi, e per la loro pretesa di “venerare” le tombe dei santi, da loro ritenuta “idolatria”, moschee e tombe che fanno saltare per aria non appena possono..
Per non parlare dei Sufi e dei Wahabiti, che devono essere uccisi a vista, ma di loro parleremo più tardi.
Oltre a odiare qualche miliardo di persone, potremo trovare questi novelli “terroristi” molto aperti agli appartenenti di altre razze o popolazioni, purchè appartenenti alla lor “versione” del credo musulmano.
Ne è prova la presenza di migliaia di volontari occidentali tra le loro file, addirittura uno dei loro maggiori comandanti militari è un Georgiano, convertitosi nel 2010, quel pazzerello di Abu Omar al Shistani, purtroppo morto recentemente per una overdose di bombe.
Un casino immane, e i malpensanti pensano che all’inizio dietro i fanatici dell’IS ci fossero israeliani, sauditi, americani e turchi.
Tutte nazioni che, muovendosi ognuna in modo indipendente dalle altre, di usare questi “pochi” fanatici come missili Cruise, per destabilizzare la zona e per colpire i “nemici” , tipo il governo iracheno, riluttante a lasciar sfruttare i giacimenti petroliferi dagli USA per un tozzo di pane, e quel simpaticone di Assad che in Siria stava vincendo la guerra.
Il piano, è sfuggito “leggermente” di mano agli ideatori, e i fanatici sembra abbiano messo le radici nelle zone da loro controllate e non abbiano nessuna intenzione di mollare.
In Iraq pare che i combattenti dell’ISIS abbiano trovato l’appoggio dei capi locali delle tribù del nord e nel centro del paese dei resti dei sostenitori di Saddam, ovvero i responsabili del partito Baath, costoro sono stati estromessi dal potere , che è rimasto saldamente in mano alle popolazioni, odiatissime, del sud dell’Iraq, di fede sciita.
In Siria, invece, i fanatici hanno trovato appoggio da parte di color che odiano Assad e gli abitanti del sud della Siria non perché fossero i sostenitori del regime, ma per via della loro fede, “l’eresia” Alauita.
Facciamola breve, si tratta di un problema complicato , di matrice essenzialmente religiosa,e se non si risolve il problema con il tipico sistema “ceceno”, ovvero uccidendo tutti i combattenti fanatici, inclusi i familiari stretti, non se ne esce fuori.
Molti parlano di Israele come di un paese “amico” di questi pazzerelli dell’ISIS, purtroppo ogni buon appartenente a quei gruppi non parla apertamente contro il governo di tel Aviv, ma non perché gli sono amici, per loro uccidere un ebreo è un atto dovuto, da farsi senza odio.

Un puro riflesso condizionato.
Anche se, a volte…

Sciiti e Sunniti.

Storia degli sciiti, dei sunniti, del Profeta (senza nessuna intenzione di offendere) e sui Califfato.
Problematiche che sono di estrema attualità, anche oggi, dopo milletrecento anni..
Disclaimer salva la pelle: pur essendo agnostico convinto mi sono avvicinato con estremo rispetto alle Scritture e ogni mio riferimento al Sacro Corano e al Profeta sono da intendersi a puro scopo divulgativo e informativo per gli altri non credenti, al fine di aiutarli a comprendere altre culture, e i fatti odierni legati ad esse.
Tutto cominciò con il discorso di addio di Maometto dal monte Arafat, quando , dopo aver combattuto per anni contro le altre tribù arabe celebrò la sua vittoria:
“Dopo questa giornata non ci saranno più due religioni coesistenti in Arabia.
Io sono sceso per Allah con la spada in mano e la mia ricchezza sorgerà dall’ombra della mia spada. 
Colui che mi si opporrà sarà umiliato e perseguitato”
Dopo questo discorso Maometto venne colto da febbre e morì da lì a poche settimane.
I sui parenti e i seguaci più importanti si radunarono e scelsero il successore, il “califfo“, in arabo.
Venne scelto Abu Bakr, suocero di Maometto e lui e gli altri tre che lo seguirono vennero denominati “i califfi (successori) ben guidati“.
Vennero chiamati così perché tutti e quattro ascoltarono le parole direttamente dal profeta, protessero la Umma, ovvero l’insieme universale della comunità islamica (compresi anche coloro che non sapevano di fare parte dell’Umma), furono i primi a fare applicare la Sharia, ovvero la legge islamica e combatterono contro i kafirun, ovvero gli infedeli.
Da subito le cose non andarono così liscie , per la successione, in particolare il quarto califfo, Ali Ibn Abu Talib ,  parente di Maometto si oppose allo sterminio dei Kharij:
I Kharij, una delle tribù arabe, aveva cospirato ed era riuscita ad assassinare il terzo califfo, Uthman Bin Affan.
Nacque un grande scontro dialettico tra il califfo Ali e il governatore della Siria, Muawiyya, che esigeva lo sterminio dell’intero popolo dei traditori.
Alì rispose che la Sharia e il Corano impedivano di uccidere degli altri musulmani.
Muawiyya concluse che Alì stesse violando la Sharia, e si ribellò.
Ne nacque una vera e propria guerra tra due fazioni, non per proteggere la tribù ribelle, non importava niente a nessuno di costoro, in realtà, ma per una questione di principio.
Alla fine Muawiyya vinse e fece uccidere Alì,e tutta la sua famiglia, oltre ai Kharij, ovviamente.
Ne nacquerò due confessioni all’interno dell’Islam, i sunniti, ovvero i discendenti dei seguaci di Muawiyya che credono in una concezione “elastica” della Sharia, ovvero che è l’importante il fine, non il mezzo.
I loro capi generalmente sono combattenti, persone pratiche che sanno quello che vogliono.
E gli Sciiti, ovvero il rimanente dieci per cento dei musulmani, che credono in un interpretazione colta e ponderata del Corano e tendono a mettere al potere i maggiori studiosi dell’Islam sciita, come in Iran.
Nacque il primo califfato sunnita, la dinastia  Omayyade.
Il successore di Muawiyya, Yazid, si trovò davanti ad un altro problema, il nipote di Maometto, Al Hussein Ibn Ali, deciso a prendere il potere.
Visto che c’era decise di farlo decapitare e di far fuori anche la sua famiglia.
Ne nacque un concetto molto importante per i sunniti, Maometto era un uomo, e i suoi discendenti erano semplici uomini, i successori di Yazid diedero inizio alla prima dinastia ereditaria di califfi, gli Omayyady.
La forza e il semplice fatto di avere vinto li qualificò come “califfi”, ovvero “successori ” di Maometto, e li legittimò a governare secondo la Sharia..
La violazione della Sharia implica apostatasia, e questa è punibile solamente con la morte.
Gli Abbasidi si ribellarono, scioccati dall’uccisione del nipote di Maometto e decisero di porre fine alla prima dinastia dei califfi, sterminandoli tutti.
Visto che il posto era vacante il secondo califfato venne occupato dalla dinastia Abbaside.
Il primo califfo Abbaside , Abu AL Abbas, venne chiamato lo sterminatore, per il suo accanimento nello sterminio delgi Omayyadi, la vecchia famiglia regnante.
Li fece uccidere tutti, uomini, donne vecchi e bambini, e quando non ne trovò più fece riesumare i cadaveri dalle tombe e li fece fare a pezzi.
Vittoria ancora più assoluta, anche se nei margini dell’impero alcuni sopravvissero ( e diedero un sacco di problemi nei secoli successivi).
Ne seguirono cinquecento anni turbolenti, scanditi da continue rivolte interne e dall’arrivo dei Crociati, che si impegnarono a liberare Gerusalemme.
Gli Abbasidi finirono con l’invasione mongola, che occupò la capitale Baghdad .
Il tempo passò, gli invasori mongoli si convertirono all’Islam e salta fuori un nuovo personaggio, Ibn Tamiyyah.
Costui intendeva prendere il potere e scacciare gli invasori mongoli.
Non poteva per via del fatto che molti di loro, se non tutti, si erano convertiti , e la Sharia impedisce di uccidere altri musulmani.
Da buon studioso quale era emise una Fatwa contro i mongoli, dicendo:
” E’ provato dal Libro, dalla Sunnah, e dall’intera nazione che colui che trasgredisce una sola delle leggi dell’Islam dovrà essere combattuto, anche se dovesse aver profferito le due dichiarazioni di accettazione dell’Islam.
La fede è obbedienza. se una parte di essa si trova in Allah e l’altra no, si dovrà combattere fino a quando tutta la fede sarà in Allah“.
Grandi battaglie, stragi di mongoli, che vengono uccisi tutti, e alla fine nasce la terza dinastia, quella ottomana, con sede a Costantinopoli, l’Attuale Istanbul.
Costoro regnarono a lungo e diedero grossi problemi anche all’occidente, fino alle sconfitte dell’inizio del ventesimo secolo, e alla presa del potere in Turchia  nel 1924 di Mustafa Kemal , generale “laico” che diede la parola fine alla terza dinastia e al califfato.
Siamo partiti milletrecento anni fa, e abbiamo stabilito una cosa, secondo le credenze sunnite, la fazione che combatte in nome di Dio e vince, è legittimata a prendere il potere, non importa con quale mezzo.
Non solo, per costoro il problema principale è che tutti i musulmani non siano soggetti all’autorità del Califfo, e concezioni come il “porgere l’altra guancia” e la democrazia non solo sono sconosciute, ma sono espressamente vietate dalla loro interpretazione del Corano.
Tutti coloro che si oppongono alla fazione vittoriosa sono “infedeli” o “apostati” se di fede musulmana e per gli integralisti è un peccato non ucciderli.
Già negli anni trenta cominciano le prime rivolte salafite, ovvero dei fanatici integralisti, coloro che intendono riportare al potere il califfo, ovvero “il successore”, nel nome di Dio e su tutta la Umma.
Attualmente costoro stanno facendo casino in Libia, Siria, Iraq, Tunisia, Yemen, Algeria, Nigeria, Cecenia, Daghestan, tagliano teste e uccidono in nome del’Islam, e del Libro.
Ah, si anche a Parigi e in Europa si sono fatti sentire, pare.
Assolutamente niente e nessuno potrà fermarli,  se non uno sterminio fisico di costoro e delle loro famiglie, in modo bloccarne la discendenza..

Taqiyya

La Taqiyya o “dissimulazione” è il concetto di “mentire per il bene dell’Islam” e si riferisce, ovviamente al mentire ai cristiani e agli ebrei, se questi ultimi sono in maggioranza o sono comunque in vantaggio.
In televisione lo vedete fare spesso, da eminenti “studiosi musulmani” che predicano su come “l’islam sia una religione di pace e di fratellanza“.
Il versetto del Corano a cui si riferiscono è questo:

Corano 3:2
Che i fedeli non prendano per amici o protettori gli Infedeli al posto dei fedeli: 
se qualcuno lo facesse, in nulla vi sarà aiuto da Allah: 
eccetto come precauzione, così che possiate guardarvi da loro. 
Ma Allah vi avverte di ricordarlo; perché l’obiettivo finale è Allah.” 
Quindi ci si può fare amici degli infedeli, dei “kafirun”, ma solo come precauzione e per il “bene di Allah”.
In molti altri versetti del Corano viene ricordato di non fidarsi e di non credere mai agli infedeli.
Avrete sentito ogni tanto qualche “iman” recitare:
«Chi uccide una persona è come se avesse ucciso l’intera umanità, 
e chi salva la vita di una persona è come se avesse salvato tutta l’umanità».
Bello: Sura 5 del Corano, versetto 32, un messaggio di amore universale, quasi da bacio perugina…
Ma andiamoli a leggere integralmente i versetti 32 e 33 della Sura 5…
«Per questo abbiamo prescritto ai Figli di Israele che chiunque uccida un uomo che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla terra, sarà come se avesse ucciso l’umanità intera. 
E chi ne abbia salvato uno, sarà come se avesse salvato tutta l’umanità.
 I Nostri messaggeri sono venuti a loro con le prove! 
Eppure molti di loro commisero eccessi sulla terra. 
La ricompensa di coloro che fanno la guerra ad Allah e al Suo Messaggero e che seminano la corruzione sulla terra è che siano uccisi o crocifissi, che siano loro tagliate la mano e la gamba da lati opposti o che siano esiliati sulla terra
ecco l’ignominia che li toccherà in questa vita; 
nell’altra vita avranno castigo immenso» 
Non so voi, ma , in questo contesto la frase assume un significato leggermente diverso, anche secondo me.
Ci sono un sacco di distinguo. 
Il solito “studioso” vi dirà che ci sono speranze per i cristiani, e reciterà:
(Sura 5 versetto 82)
Troverai che i più acerrimi nemici dei credenti sono i Giudei e politeisti e troverai che i più prossimi all’amore per i credenti sono coloro che dicono: 
« In verità siamo nazareni», perché tra loro ci sono uomini dediti allo studio e monaci che non hanno alcuna superbia.

Stavolta non ci sono dubbi, per i cristiani c’è una speranza…
Eppure, continuando a leggere, fino ad arrivare alla Sura 83 e 84….

82 Troverai che i più acerrimi nemici dei credenti sono i Giudei e politeisti e troverai che i più prossimi all’amore per i credenti sono coloro che dicono: « In verità siamo nazareni», perché tra loro ci sono uomini dediti allo studio e monaci che non hanno alcuna superbia.

83 Quando sentono quello che è sceso sul Messaggero, vedrai i loro occhi versare lacrime per la verità che vi hanno riconosciuto. Dicono: 
« O nostro Signore, noi crediamo: annoveraci tra i testimoni!

84 Come potremmo non credere in Allah e in quella parte della verità che ci è giunta, quando bramiamo che il nostro Signore ci introduca in compagnia dei devoti? ».

C’è speranza, ovvio, ma solo se si convertono , con le lacrime agli occhi.
ma quello che non sentirete in televisione , o dal nostro caro papa Bergoglio è questo versetto:
(Sura 2:versetto 191)

«Uccidete gli infedeli ovunque li incontriate. 
Questa è la ricompensa dei miscredenti» 

Qualcuno mi può aiutare a tradurlo? forse non ho capito bene…
E anche:
(Sura 9:versetto 29)
“Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati.” 
E potrei andare avanti per un pezzo, credetemi.

Il Nasikh

Vi ho parlato della genesi del pensiero musulmano sunnita integralista, e ora è il momento di parlare del Nasikh.
A differenza dei cristiani, che per la maggior parte sono dimentichi delle loro radici religiose, i musulmani sono ben consci di quello che stanno facendo.
Il miliardo e rotti di musulmani nel mondo pregano quotidianamente per la maggior parte, migliaia di essi sono tra i massimi studiosi del Corano e degli Hadit, gli scritti dei discendenti del Profeta, e milioni di essi sono impegnati a studiarlo ogni giorno , Il corano.
Provate a pensarci su, milioni di persone impegnate nello studio delle Sacre scritture, ogni giorno, e da più di mille anni.
Il risultato di tanta attività mentale e tanta devozione è rimarchevole, è molto difficile impegnarsi in uno scontro dialettico con uno studioso islamico e uscirne vincitori, se non impossibile.
Orbene, il problema che si pone ad un salafita, ad un Jahadista o un fanatico dell’ISIS è il seguente:
come fare a convincere i fedeli, e soprattutto i giovani, che la loro via è quella giusta?
Non vogliono solo regnare con il terrore, vogliono plasmare la mente delle future generazioni nate nei territori da loro controllati a loro uso e consumo.
Orbene, i religiosi sunniti integralisti si trovarono spesso in difficoltà con gli studiosi sciiti, per esempio, preparati forse anche più di loro sul Sacro Corano, e abbastanza tetragoni a idee del “califfato”  e alla “guerra contro gli infedeli”.
Costoro piuttosto sono interessati ad espandere il potere del loro paese, e quindi si concentrano a livello locale, non universale come i fanatici sunniti. 
Il guaio è che il dogma principale dei musulmani integralisti è l’inviolabilità e l’obbedienza letterale al Sacro Corano.
Purtroppo nel Libro ci sono alcune imprecisioni e alcuni passaggi apparentemente in contrasto tra di loro (capirete adesso come mai mi muova così con cautela parlando di questo aspetto del Sacro Corano, e come mai sia così attento alle maiuscole, clausola salvalapelle, appunto).
Per esempio, inizialmente i fedeli dovevano pregare rivoti verso Al Quds, ovvero Gerusalemme, poi  si rivolsero verso la Mecca, come si fa tutt’ora.
In molti punti del Corano si predica la ragionevolezza e la tolleranza verso i cristiani e gli ebrei, per poi sfociare verso la fine:
 (Sahih Al-Bukhari 9:57)
 “uccidete gli idolatri ovunque li incontriate. 
Prendeteli! 
Preparate loro qualsiasi tipo di imboscata!“.

Niente perdono e niente “porgi l’altra guancia, notate?
Anche i cristiani si sono trovati davanti a contraddizioni, soprattutto tra le prescrizioni della bibbia e del Vangelo.
Per esempio gli ebrei , non mangiano carne di maiale, ma i cristiani si.
I musulmani, dal canto loro non mangiano carne di maiale, malgrado ritengano sacri e validi la Bibbia e il Vangelo, così come i cristiani ritengono valida la Bibbia.
Nel cristianesimo si chiama “rivelazione progressiva” ovvero un dettame più recente che abolisce quello “vecchio”.
Gli integralisti musulmani lo chiamano Nasikh wa’l Mansukh, che letteralmente ha qualcosa ha che fare con l’abrogazione, ma in realtà è un concetto molto più complesso.
Per gli integralisti, che hanno dell’infallibilità delle scritture un dogma, anche solo “pensare” che uno dei libri sacri possa essere in errore o in contraddizione è un peccato capitale, significherebbe voler “riscrivere” il Libro.
Secondo il Nasikh il Libro era “compreso  non perfettamente” e  la nuova rivelazione “spiega meglio” il concetto.
Ovviamente questa interpretazione capita a fagiolo e conviene particolarmente ai fanatici dell’ISIS e simili.
Il Corano è diviso in due parti , la parte scritta nella Mecca e quella di Medina.
Nella Mecca il Profeta Maometto era libero di predicare, e il Corano è pieno di riferimenti alla tolleranza e alla coesistenza delle varie religioni monoteistiche.
Dopo 18 anni avviene l’Egira, ovvero la fuga e Maometto deve ritirasi nella città di Medina, dopo ventisette lunghe e sanguinose battaglie riuscirà a ritornare a a riunificare gli arabi sotto l’Islam.
Nel Corano il tono si fa più severo, Il Profeta è compiaciuto delle pile di teste di nemici che gli portano i suoi guerrieri, e la tolleranza sparisce.
Gli integralisti , interpretando letteralmente le Scritture, asseriscono che il Corano di Medina è quello “corretto“, seguendo i dettami del Nasikh, appunto.
Corano 8:12- 
“ E quando il tuo Signore ispirò agli angeli: 
Invero sono con voi: rafforzate coloro che credono. 
Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi! 13 E ciò avvenne perché si erano separati da Allah e dal Suo Messaggero”. 
Allah è severo nel castigo con chi si separa da Lui e dal Suo Messaggero…! ” .
Questo è uno dei versetti del Corano più commentati,  quello che, secondo i fanatici, giustifica la decapitazione degli infedeli.
Altri versetti, più tolleranti sono stati scritti prima, per cui non “valgono”.
Lo so ragazzi, sembra complicato, ma per molta gente ormai ragionamenti come questi sono questione di vita e di morte, anche adesso, nel 2016.