Ingroia, i magistrati e la malavita.

Oggi spendo due parole a proposito di Ingroia, persona stimatissima e molto criticata.
Già, criticata da chi?
Da Grillo, perchè gli porta via voti, dal Pd, per lo stesso motivo e dal PDL, perchè ce l’ha scritto nel DNA.
Nessuno mi potrà certo accusare di simpatie di sinistra, ma devo dire solo una cosa.
Se è vero che la mafia, la camorra e la criminalità organizzata hanno in palramento i loro referenti , specie in un partito ben definito, non vedo perchè un magistrato non possa candidarsi.

Si tratta solo di una battaglia che si sposta direttamante in ambito politico.
Molti condannano il fatto che Ingroia abbia tentennato prima di buttarsi in politica,  cosa avreste fatto?
Ricordate che la critica ai magistrati , in Italia, si fa con le bombe, non con articoli velenosi suo giornali.
Non lo fa certo per motivi economici, come magistrato già guadagnava più o meno lo stipendio da parlamentare, sarebbe potuto rimanere in Guatemala, al sole , fuori dal giro e senza rischiare la vita, invece si è buttato , a capo di una coalizione abbastanza eterogenea, che tutti danno per dissolta, dopo le elezioni.
Vedremo.
Ah, un’altra cosa, se è vero che Cosentino ha accettato di malagrazia di non essere eletto (lo capisco , con un paio di mandati di arresto che pendono su di lui), è vero che ha ameno dieci referenti in Campania, pronti a rappresentare gli interessi della sua cosc… pardon famiglia.
Però non capisco perchè lui deve star fuori e personaggi come Luigi Cesaro, Mastella e Scilipoti dentro, non c’è nessuna logica in questo.
Come persona ragionante e mediamente intelligente, non vedo un motivo per votare PDL, neanche sotto l’effetto combinato di crack e anfetamina , eppure…………..