Il ruggito del micetto: Hollande apre alla revoca delle sanzioni contro la Russia

La perdita di commesse militari per decine e decine di miliardi sta facendo molto male all’economia fancese.
Hollande, che non sa come fare a consegnare le Mistral alla Russia, pressato dalle insistenze USA tira fuori una parvenza di appendici testicolari e afferma:
le sanzioni contro la Russia possono essere revocate se si raggiunge la stabilità in Ucraina.”

Poca roba, in ambito internazionale la Francia conta ormai come una scorreggia, ovvero poco più dell’Italia.
La differenza è che quando il gioco si fa duro e i “grandi” si riuniscono ad un tavolo, Hollande vien invitato, purché stia zitto, e Renzi, invece, lo mandano a mangiarsi un gelato….
Ovviamente la stabilità in Ucraina non verrà certo raggiunta.
Immaginiamo che per miracolo le truppe di Kiev smettessero di bombardarle le zone controllate dai separatisti, le sanzioni potrebbero venire ritirate e l’economia russa si risolleverebbe.
Kiev rimarrebbe immersa nello sterco fino al collo.
Al governo ucraino , conviene  per il momento che i combattimenti proseguano.
E gli USA?
I loro obbiettivi sono chiari, non solo “le truppe russe” dovrebbero ritirarsi dal Dombass, lasciando entrare i soldati di Kiev a Donetsk e Lugansk, al fine di presidiare i confini e re-impossessarsi della zona, ma anche la Crimea dovrebbe essere “restituita”.
Ovviamente entrambe le opzioni sono impensabili, per tutta una serie di motivi.

Povero, piccolo Hollande, costretto a giocare con i grandi….