Il ritorno del “grande gioco”, stavolta per davvero.

Chi ha masticato un po’ di storia si ricorderà del “great game”, ovvero lo scontro sotto traccia tra potenze maggiori e minori che ha infiammato gran parte del medio oriente, dall’Egitto fino all’India dalla seconda metà del 19 secolo fino agli inizi del ventesimo.

Le due superpotenze di allora, rappresentate dal leone inglese e dall’roso russo erano quelle che imponevano la loro volontà con maggiore veeemneza. però anche francesi , ottomani, tedeschi e altre potenze ci mettevano lo zampino. Come si svolgeva questo “gioco”? Era auna sorta di partita a scacchi , mutevoli alleanze e colpi bassi non mancavano, e l’obbiettivo era quello di conquistare territori a scapito degli altri. Omicidi, corruzione e piccole guerre ogni tanto servivano rendere la partita più interessante.

Negli ultimi decenni, caratterizzati prima da uno scontro, assolutamente bipolare tra Unione sovietica e Stati Uniti si è arrivati ad una relativa egemonia statunitense, dopo la dissoluzione dell’impero sovietico.

Ma l’universo aborrisce il vuoto, subito altre nazioni piano piano riprendono a contendere il primato all’impero statunitense. La Russia rinasce, anche se come potenza assolutamente locale, e la Cina lotta per il predominio.

L’impero americano, dilaniato da scontri interni per il potere sempre più feroci ed insensati comincia a mostrare segno di debolezza, e alcune nazioni, oltre a Russia e Cina alzano la testa.

Inghilterra.

I servizi inglesi si danno molto da fare nel Caucaso.

Oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan - Wikipedia
  1. Ufficialmente British Petroleum possiede il 30% dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan e il 12% del gasdotto Trans-anatolico; materie prime nel Caspio. Pertanto, per la sicurezza e la possibile espansione delle capacità del oleodotto, gli inglesi hanno bisogno dell’Azerbaigian per prendere il Nagorno-Karabakh sotto il suo pieno controllo. Anche se . dopo l’attentato informatico del 2008 le ambizioni in campo petrolifero inglesi si sono leggermente ridimensionate: ne caso del gas naturale , invece, le cose sono molto diverse.
  2. Il presidente armeno Armen Sarkissian è cittadino britannico da molto tempo, quindi è molto probabile che sia un agente dei loro servizi. È lui che sta movimentando la situazione politica interna in Armenia, cercando di giocare sui sentimenti della gente, oltre a provocare la vendetta del clan del Karabakh. Allo stesso tempo, Vladimir Putin mostra in modo dimostrativo che al momento, nonostante tutti i peccati del passato, fornisce temporaneamente supporto personale a Nikol Pashinyan fino a quando la situazione nella regione non si stabilizza. Questo segnale è diretto principalmente a Robert Kocharian, che deve fare una scelta tra l’amicizia con la Russia o il rafforzamento della situazione nell’interesse della Gran Bretagna;
  3. Ilham Aliyev e sua moglie Mehriban Aliyeva possiedono proprietà nel Regno Unito dagli anni ’90, il che potrebbe avvicinare il loro clan non solo alla British Petroleum, ma anche ai servizi i del Regno Unito;
  4. Affinché la Turchia possa vedere la lealtà del Regno Unito, i britannici hanno pubblicato il “Times” con il titolo che la Marina britannica deterrà i pescherecci francesi e arresterà i pescatori francesi dal 1 ° gennaio 2021, dando così una sorta di risposta alle sanzioni dell’UE contro la Turchia.

La Gran Bretagna ha ricevuto un franchising dagli Atlantisti per il caos di Turan e dei territori ad esso vicini.

Attraverso la Turchia, Londra sta costruendo una nuova realtà geopolitica nel Caucaso, nel Mediterraneo e nell’Asia centrale.

La Turchia vuole ottenere i poteri di un operatore in Transcaucasia (eliminando l’influenza della Francia in Georgia e Armenia), per ottenere, insieme a Israele, il controllo sui principali flussi transnazionali, il controllo sul Mar Mediterraneo, l’uscita e il controllo sul Mar Caspio.

Un’altra area è l’intensificazione della penetrazione della Gran Bretagna in Ucraina, Moldova e Bielorussia. La Turchia e la Polonia sono anche assistenti di Londra. Gli interessi della Gran Bretagna si esprimono prima di tutto nella neutralizzazione degli interessi di Berlino e Parigi. A differenza di Mosca, la nuova situazione è globalmente vantaggiosa per Washington. Gli Stati Uniti possono vendere i propri servizi di mediazione per promuovere un conflitto diffuso.

Nel nuovo anno, Mosca dovrà nuovamente risolvere un difficile rebus. I turchi hanno già abbandonato l’idea di creare una “nuova cooperazione” con la Russia nel formato di una partnership con la riduzione dell’influenza di Mosca nello spazio post-sovietico e l’integrazione della Turchia nelle principali rotte di trasporto – Azerbaigian, Turkmenistan, Uzbekistan, Kirghizistan, Pakistan. A proposito, Ankara sta già lavorando a questo formato in Iran. Offrendolo senza parole ad alta voce per scambiare le ambizioni di una potenza regionale per la conservazione del regime. Ankara tiene perfettamente conto della dipendenza di Teheran dalla Cina, della carenza di risorse in Iran e propone di osservare gli interessi delle risorse di Pechino in cambio della riduzione degli interessi geopolitici del regime dei mullah.

È chiaro che la Gran Bretagna, secondo la tradizione consolidata, non dimostrerà un ruolo aperto nel Grande Gioco. La politica britannica è troppo multi-vettore. Creare conflitti intricati è l’obiettivo di Londra.

È curioso che negli ultimi sei mesi i giocatori abbiano lavorato seriamente sul conflitto tra Mosca e Berlino e Parigi. Con una massa di fughe di notizie, la creazione di zone di tensione, nuove reclute e anziani oppositori. Questo probabilmente fa tutto parte dello scenario del Nuovo Grande Gioco.

Italia

L’italia, suo malgrado è entrata a piedi uniti nel Grande Gioco, anche se molti ancora non lo sanno. La storia parte da lontano, dall’esaurimento progressivo dei giacimenti di gas e norvegesi, olandesi, inglesi e dall’enorme aumento di consumi energetici in Africa.

Da anni appare chiaro che il gas naturale , indispensabile non solo per il riscaldamento in inverno, ma per alimentare le centrali elettriche è il fulcro della geopolitica in molti paesi. Centrali alimentate da turbine a gas, che sono le uniche in grado di variare istantaneamente regime e produzione di energia elettrica. Le rinnovabili non saranno mai neanche lontanamente in grado di sostituire le energie prodotte da centrali nucleari o idrocarburi. Eppure si continua a provarci creando enormi sbalzi energetici nel sistema. Sbalzi che possono essere compensati solamente da energia prodotta nelle centrali a gas.

L’esaurimento dei giacimenti europei, la certezza che presto l’africa non avrà più gas da esportare (dato che lo userà nel consumo interno) ha portato ad una orgia di prospezioni minerarie negli ultimi decenni. Una scoperta importante , e che riguarda molti italiani è il giacimento di Sha Deniz, nel Gran Caspio. La scoperta ha permesso ad una nazione appena sconfitta da una guerra con l’Armenia, L’Azerbaijan, di raccogliere miliardi di euro, soldi usati per riarmarsi e vincere la guerra di quest’anno, con l’aiuto di mercenari siriani e dei turchi, tra gli altri. Lunga storia che non ho il tempo di raccontarvi. Il giacimento, tra l’altro, è la perfetta scusa per investire parecchie decine di miliardi di euro nel famoso “corridoio meridionale del gas” ovvero una serie di impianti e di strutture che trasporteranno gas naturale in concorrenza con quello russo nel sud Europa.

In concorrenza, tra l’altro, con il famoso “nord stream”, ovvero il gasdotto che trasporta gas russo in Germania.

E i russi? Cosa hanno fatto per impedire tutto questo?

Diverse cose, hanno cercato di cooptare Armenia e Azerbaijan dalla loro parte. Il famoso attacco hacker del 2008, che causò tanti danni alle strutture non del gas ma petrolifere, pare fosse opera loro. ma, malgrado tutto appare chiaro che, da un certo punto di vista la costruzione di questi impianti faccia comodo anche a Mosca.

Come mai?, beh, la notizia non è esattamente di dominio pubblico, ma sembra che i giacimenti nel mar Caspio siano vicini pure loro all’esaurimento.

E qui arriviamo all’Italia e al famoso tratto del Tap ( Trans Adriatic Pipeline).Ci interessa in tratto che va dalla Puglia fino all’Emilia Romagna, chiamato TAP-SNAM.

Il business del gas naturale è complicato, occorrono enormi investimenti per portare il gas sotto pressione lungo enormi tubature, occorrono anche stazioni di pompaggio e deposito, e, dato che si tratta di un gas , ecco, stoccarlo è complicato. Per quel motivo il prezzo del gas è soggetto a variazioni stagionali.

Gli inglesi (e non solo) hanno fiutato l’affare e stanno opzionando gli enormi giacimenti nel mar caspio per utilizzarli come deposito di gas proveniente da Iran e Russia, che invece di gas ne hanno in abbondanza.

In pratica si tratta di comprare quando il prezzo del gas è basso, pomparlo sottoterra e poi rivenderlo quando la quotazione sale.

L’italia è nella poco comoda situazione di paese non solo alleato, ma prono agli interessi statunitensi, Questo asservimento ha reso possibile la realizzazione del gasdotto pugliese, malgrado le motivate proteste degli abitanti interessati, progetto nato solamente per rompere le scatole ai russi.

tracciato-zona-rischio

Uno dei motivi della protesta è il passaggio delle tubazioni non in prossimità, ma proprio lungo una faglia sismica attiva. vedere per credere. Grande lavoro dei geologi, quello di tagliare esattamente nel centro della zona sismica. Strana la decisione di interrare il gasdotto in zona simica evitando del tutto la costiera adriatica. Più avanti cerchiamo di esporne il motivo.

Gli impianti lungo il gasdotto sono numerosi, cerchiamo di elencare quelli più importanti.

52 escavatori Doosan al lavoro per la realizzazione del TAP, il più grande  gasdotto in Europa | Recover Web

l gasdotto consiste di un tubo di 120 centimetri di diametro che partirà dalla centrale di Melendugno

1. Nuovi dettagli sull'esplosione dell'oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan in  Turchia del 2008 | Smartweek

Un’altra importante centrale sarà costruita a Sulmona mentre varie stazioni di pompaggio, compressione e decompressione del gas sono previste lungo il percorso in vari punti strategici, incluse 15 stazioni di stoccaggio, tutte rigorosamente nel cuore della zona a massimo rischio sismico.

In pratica il tracciato è dato dalla necessità di pompare grandi quantità di gas sottoterra, in giacimenti appositamente rilevati dai geologi, giacimenti, che, purtroppo, sono tutti in zona ad alto rischio sismico,

Lo stato italiano è contento, invece di acquistare il pericolosissimo gas russo proveniente dalla Germania si comprerà gas russo dalla Turchia a costo maggiorato dal trasporto e dalle servitù di passaggio, ma d’estate, quando i prezzi sono più bassi. La speranza è quello di rivenderlo d’inverno, guadagnandoci. Ma non preoccupatevi, bambini, dato che la SNAM ha ottenuto un bonus dallo stato italiano, ovvero gli verrà pagato il deposito del gas stesso e gli verranno rimborsate eventuali perdite. Adesso vi apparirà chiaro come mai i russi non hanno niente da ridire, almeno spero.

Un altro rebus è quello dell’epidemia di xilella, malattia che ha colpito gli ulivi nel sud Italia. Innumerevoli siti parlano appunto della strana coincidenza, che “avrebbe” (questa volta il condizionale è d’obbligo) favorito la Snam nella realizzazione del progetto. Trovo questa ipotesi complottista di una malattia diffusa a bella posta per interesse economico particolarmente intrigante, comunque. Chissà come mai. Ma noi non siamo complottisti per cui non lo affermiamo. Come avete visto se vogliono fottervi lo possono fare tranquillamente, alla luce del sole, senza nessun bisogno di misteriose manovre nell’ombra. Gli ulivi erano comunque da tagliare o da rimuovere, e alla fine sono stati tagliati o rimossi.

Come fare scacco matto alla Crisi aziendale: la fase pre crisi

Il grande gioco è ricominciato, anzi, forse non si era mai davvero interrotto. Se anche non voleste partecipare sarà lui a venire da voi.

E parteciperete, eccome se parteciperete.

P.S. ero cominciato parlando di Azerbaijan e sono finito ad interessarmi del Salento: Ho divagato , ma la connessione era troppo intrigante per non farlo. Perdonatemi, se potete. In fondo è natale.

BY NUKE IL (QUASI) MISERICORDIOSO DI LIBERTICIDA E ORAZERO