In passato combattevano anche tra di loro, i curdi, poi all’improvviso i “giornaloni” scoprono che i curdi sono un “baluardo” della resistenza contro gli arcinemici dell’ISIS.
E foto come queste appaiono in rete, allegate agli articoli sulle “eroine curde” che combattono contro i fanatici islamisti.
E ci sfracassano i maroni con l’assedio di Koban, con i profughi curdi ammassati al confine con la Turchia, dimenticando di ricordare che non solo c’erano i salafiti ad attaccare, ma che anche i curdi non potevano passare il confine turco, altrimenti gli sparavano addosso, non era un problema solo di documenti sbagliati.
Improvvisamente accade un miracolo!
La Turchia entra in campo e bombarda i curdi e anche qualche posizione dell’ISIS….
Anche?
E i “giornalisti” si adeguano, qualche giorno di silenzio stampa e piano piano nei giornaloni le stesse ragazze di prima diventano “terroristi del PKK“, in lotta contro l’esercito turco.
Magia? o il Ministero Della Verità in azione?
Ah, saperlo.
Non posso fare altro che ammirare l’indefesso lavoro dei nostri giornalisti, e il loro rispetto per l’eterna lotta tra Oceania e Estasia, ( o era Eurasia?, non mi ricordo).
Adesso vi saluto, che c’è la psicopoliza che bussa alla porta, chissà che cosa vogliono.
Oranges and lemons,
Say the bells of St. Clement’s.
You owe me five farthings,
Say the bells of St. Martin’s.
When will you pay me?
Say the bells of Old Bailey.
When I grow rich,
Say the bells of Shoreditch.
When will that be?
Say the bells of Stepney.
I do not know,
Says the great bell of Bow.
Here comes a candle to light you to bed,
And here comes a chopper to chop off your head!