Il governiño del Movimentega

Negli ultimi giorni il Paese dove tutti sono allenatori della nazionale (e tutti più bravi di Mancini) si è scoperto essere anche il Paese dove tutti sono costituzionalisti, e uno più bravo dell’altro. Peccato che nessuno di loro abbia rilevato il piccolo particolare, in questi anni disgraziati la “costituzione più bella del mondo” del paese più bello del mondo è stata stravolta e si sono affermate volontà extra-giuridiche: queste affossano le norme formali e le garanzie – costituzionali e leggi ordinarie – senza vedere mai nessuna reazione.

Quindi ci sono cose che vanno in profondo contrasto: in Costituzione l’articolo 1 riconosce la sovranità al popolo, ma l’articolo 11 consente limitazioni alla sovranità nazionale. La sovranità legislativa/economica/fiscale/monetaria è stata prima limitata e poi ceduta alla UE e alla BCE, da bravi vassalli quali siamo. Si può quindi affermare che dopo il colpo di stato del 2011, si crea un nuovo potere: la sovranità della BCE e la Germania che fa controllo diretto sulle azioni italiane.

La Corte Costituzionale dichiara incostituzionale la legge elettorale, ma poi legittima il parlamento e la maggioranza parlamentare. Cornuti e mazziati eh?

Di fatto da noi la BCE condiziona e guida le politiche nazionali non in base ad un mandato popolare ma semplicemente minacciando di non acquistare i titoli italiani.

Mattarella, per difendersi dalla minaccia di impeachmen, lo ha detto in faccia agli italiani senza veli: non è lui che minaccia e ci ha ricordato chi sono i reali “minacciatori”. E lui chi è mai per opporsi, in fin dei conti? Solo il presidente di una repubblica delle banane a sovranità molto limitata. Volete ancora mettere in discussione i trattati europei e la moneta Euro?

Abbiamo poi un partito di maggioranza relativa – che alla faccia dell’art. 67 Cost. – non tratta i parlamentari eletti come rappresentanti dell’intero popolo (che li paga), ma come mercenari al soldo, obbligati per contratto ad eseguire gli ordini del “garante supremo” (ovviamente non eletto).

Dal punto di vista giuridico poi questo partito ha un altro problema: è legato, gestito, diretto dalla società “concessionaria del marchio”, la premiata ditta Casaleggio.

Che dire poi del governo Lega-M5S? Anche qui legato da un contratto dove il capo è solo un amministratore delegato, sempre un mandatario tenuto ad eseguire ma in aperto contrasto con l’art. 95 Cost. (il capo del governo dovrebbe dirigere l’azione del governo e la sua politica generale).

Sembrano dettagli, ma è palese che la Costituzione è morta.

Quindi come può pretendere l’Italia di essere presa sul serio quando dice di voler rinegoziare i patti, ma non rispetta quello fondativo di base e che si è data per se stessa?

Il vuoto di potere che si è venuto a creare potrebbe portare a questo:

– alcuni vogliono uno scontro per causare l’uscita dell’Italia dall’Euro

– alcuni vogliono una Europa a due velocità

– alcuni vogliono lo spezzatino italiano: Nord Italia volontariamente staccato “in modo plateale e senza preamboli” dal Centro-Sud Italia.

Quale che sia l’obbiettivo finale serve comunque un capro espiatorio: è colpa del Governo, è colpa di Bruxelles, è colpa degli immigrati, dei massoni, ma non è mai colpa dei nostri genitori e nonni che ci hanno regalato questo biglietto per l’inferno. Giusto per dire le cose fuori dai denti, due generazioni di beati goderecci hanno cacciato le tre successive nello sterco a livello degli occhi, in questo indebitati e bloccati, prigionieri della non speranza.

Il popolo vagheggia di rivoluzione, ma senza un afflato di speranza, un ideale, un sogno epico, la rivoluzione non nasce. La disperazione non crea rivoluzioni, ma solo rivolte…  La “Primavera Italiana” è già finita. Sarà un autunno caldo.

Alessia & La Triste Verità http://liberticida.altervista.org