I militari ucraini bombardano le montagne della Transcarpazia, a confini tra Polonia e Ungheria… la Terra Dei Pazzi.

Lo sapevo, dai ad un uomo un martello e costui vedrà chiodi da tutte le parti, chiedi ai militari ucraini assistenza per scovare da 6 a 12 miliziani di Pravy Sector in fuga nelle montagne e costoro bombarderanno la foresta con missili guidati, non oso pensare cosa useranno per ammazzare le mosche nelle camerate, un lanciafiamme?
La dozzina scarsa di miliziani sono i superstiti dello scontro del 12 Luglio scorso a Mukachevo, scontro a base di bombe e mitragliatrici pesanti, tra polizia e questi fascistelli, fuggiti nelle montagne per non consegnarsi.

Lo scopo era il controllo del contrabbando delle sigarette, in parte destinate al mercato italiano.
Chissà come saranno contenti i doganieri  europei mentre sentono le esplosioni in lontananza., a dieci, quindici chilometri.
Voglio dire, che razza di patetico imbecille bombarda le montagne per stanare una dozzina di criminali in fuga, a pochi chilometri dal confine europeo?
Un ufficiale ucraino, avete indovinato.
Beh, li avete voluti, sostenuti e premete per integrarli nell’Europa , ve li meritate tutti.
Non oso immaginare come reagirà Dimitry Yarosh, il leader politico dei fuggitivi, alla notizia.
Una idea ce l’ho già, i loro camerati, del partito Pravy Sector, hanno preso possesso della città di L’Vov, la vecchia Leopoli, ai tempi dell’impero asburgico, con posti di blocco e gruppi di uomini armati che presidiano i palazzi pubblici.
Pare che i battaglioni controllati da Pravji Sector, ovvero battaglioni corazzati formati da milizie civili, appartenenti ad un partito di estrema destra (molto furbo, , complimenti a solerti politici ucraini), si siano ritirati da fronte, in attesa di istruzioni.

Il 18 luglio a L’Vov si tiene  una bella manifestazione per l’indipendenza, con tanto di bandiera ucraina, un po’ come vedere gli irredentisti veneti che manifestano con il tricolore, ma sono Pazzi, che volete farci.
I cartelli inneggiano ad una maggiore indipendenza della Galizia, la regione di cui fa parte anche la Transcarpazia bombardata stamattina, “Poroschenko ladro“, “Galizia è Europa“, “basta dare soldi a i ladri di Kiev“…
Film visto e stravisto.
Solo che fare una manifestazione del genere nella “democraticissima” Ucraina può portare a una decina di anni di galera, e se si inneggia alla Russia la pena è raddoppiata, per cui le manifestazioni sono da prendersi sul serio, anche se con poca affluenza.

Non so cosa può succedere, a questo punto, se l’affare s’ingrossa Kiev può mandare altri soldati, già colonne di blindati sono ferme davanti ai posti di blocco in direzione L’Vov.
Rimane poi l’incognita Ungheria, duecentomila abitanti della Transcarpazia sono di origine ungherese, una robusta minoranza, e il governo di Budapest, adesso capeggiato da quel simpatico tipino di Orban, sforna passaporti a tutti gli ucraini dell’etnia giusta che ne facciano richiesta.
E già si grida a gran voce che bisogna “difendere i propri concittadini ungheresi”.
Ricapitolando, Kiev potrebbe mandare i soldati, dando via ad una altra simpatica guerra civile, e l’Ungheria potrebbe inviare “truppe di pace“…

E nel Donbass?
Visto che i miliziani di Pravji Sector si stanno allontanando dal fronte, forse per fare un picnic ( per andare a far casino a Kiev , dicono i maligni), e parliamo delle truppe più agguerrite in dotazione allo scalcagnato esercito ucraino, chi rimane decide di bombardare a cappella il centro di Donetsk, ieri, vicino al deposito degli autobus.
Guardate il video.
Sembra quasi che vogliano scatenare la risposta furibonda dei separatisti, adesso che sono più deboli.

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