I media e la Percezione del mondo: la TV Dei Pazzi.

Senza trasformarmi in un complottista che si copre la testa per schermarla dalle emissioni degli Illuminati provo a parlare ci media e di percezione della realtà.
Un esempio in Italia è il fenomeno dei migranti fenomeno che vien a volte minimizzati e a vote aumentato dai media, a seconda degli interessi dei padroni del media stesso. 
I “giornalisti” si prestano spesso e volentieri, non per altri negli USA hanno coniato il bel termine “presstitutes”, per definire la categoria.
 Prima di arrivare alla Terra Dei Pazzi, parliamo degli Stati Uniti, un paese fantastico che posso definire come il paradiso se sei un milionario e un inferno se sei un morto di fame.

Un paese dove cinquantaquattro milioni di persone mangiano due volte al giorno grazie ai sussidi.
Non sono aumentati di brutto quest’anno di “ripresa economica” perché il governo ha deciso di rendere più difficile l’accesso alla carta di credito che dà sette dollari al giorno a persona del nucleo familiare per fare la spesa nel supermercato.
Il risultato è che in tutti gli stati uniti è in aumento la percentuale delle persone che faticano a trovare i soldi per mangiare due volte al giorno, in alcuni stati la percentuale è del 10-20% della popolazione.
Faccio un esempio Pepsi e Coca Cola hanno scoperto che il 20% delle loro vendite è stato acquistato con le carte dei sussidi, nei ricchissimi USA, e una percentuale minore, ma altrettanto importante delle vendite delle catene di distribuzione può essere ascritta allo stesso motivo.
Ma come?
Gli Usa non sono un paese ricchissimo?
Certo girano tanti soldi, ma sono quelli della finanza, dollari che si comprano e vendono da soli e che non riescono ad arrivare al popolino.
In realtà da anni gli occupati sono sempre di meno , mentre chi lavora la fa per meno ore e per una paga oraria mediamente più bassa.
Date una occhiata agli squallidi protagonisti dei vari programmi “poveri” americani.
personaggi che campano rivendendo i beni contenuti nei depositi di chi non ha pagato l’affitto, o altri che sequestrano auto, aerei e imbarcazioni di chi non ha pagato le rate, i “repo man”.
Per non parlare di banchi dei pegni dove gente va a vendere la playstation per pagare le bollette.
Forse, a guardarlo dal basso il “miracolo americano” non è più tanto “miracoloso”, per non parlare della “ripresa”.
E arriviamo alla Terra Dei Pazzi, con sempre più fantasiosi proclami dei media.
Ieri, per esempio il capo dei servizi segreti va alla televisione e dice:
“ecco gli pseudonimi dei generali russi in Ucraina, che dirigono le truppe”
Pinco pallino sarebbe per il general tal dei tali, e così via.
Nello stesso momento altre “fonti” parlano di trentatremila soldati russi armati di tutto punto che stazionerebbero nel Donbass, a fare non si sa che cosa, dato che sarebbero più che sufficienti, se dotati di armamento moderno, per schiantare in poche ore l’esercito di Kiev.
Ma sono solo gli ultimi di un lungo elenco di cazzate propinate al popolino, per fargli dimenticare la crisi economica.
tipo:
“i russi affamati hanno ripreso a cacciare i leoni marini (giuro! lo hanno detto!)”
“Presto ci sarà una rivolta in Siberia, per via della disoccupazione!”
“Cinquemila carri armati hanno oltrepassato il confine, in fila per due!”
“in Armenia lottano per il cibo, ci sono i cosacchi che sparano sulla folla”
“camere di cremazione mobile girano per il Donbass per incenerire i soldati russi morti (voglio sperare non quelli vivi)”
“il procuratore generale ucraino ha indagato il capo di stato maggiore Russo per via dell’organizzazione della guerra in corso (aspetta questa notizia è vera, ovvero il procuratore che che indaga, non la guerra, intendo)”
e così via, e si potrebbe andare avanti per parecchio.
Da parte russa circola in rete e negli spettacoli quella che ormai è una vecchia battuta:
“l’ucraina dichiara guerra alla Russia: dopo un anno sessanta aerei ed elicotteri sono stati abbattuti, centinaia di carri armati distrutti, ventimila soldati uccisi e innumerevoli feriti.
E la Russia? Non è ancora entrata in guerra!”
Alla fine per risolvere il problema basterebbe ai poveri ucraini fare un salto di fede, prendere l’auto, attraversare il confine con la Russia  e dare una occhiata.
Vedrebbe un paese dove le zone più povere sono più ricche delle zone abbienti dell’Ucraina, strade messe decisamente meglio , e supermercati pieni, con la gente che compra, senza lottare per il pane.
Ultimamente anche il modo di guidare dei russi è migliorato, da pazzi furiosi a “svizzeri” riluttanti fiaccati da telecamere e multe salatissime, si fermano perfino quando un pedone vuole attraversare, mentre prima era una impresa degna di un eroe, andare dall’altra parte.
I guidatori moscoviti,  competevano con quelli di San Paolo in Brasile per la coppa dei guidatori più selvaggi ed indisciplinati, con milioni di macchine guidate da un capo all’altro di Mosca , milioni di guidatori tutti con la faccia perennemente incazzata, che biascicavano insulti a chi rallenta di due chilometri orari, o si tiene a più di quaranta centimetri di distanza dall’auto che la precede, “rallentando il traffico”. E sul ghiaccio, ovvio.
E se il governo è riuscito a domare questi tipi, allora può fare qualsiasi cosa.
Soprattutto non vedrebbe arcigni membri del KGB negli angoli delle strade, colonne di mezzi militari nemmeno, e l’auto con la targa ucraina passerebbe del tutto inosservata.
Anzi, a meno di non avvolgersi intorno la bandiera ucraina e gridare forte “Putin vaffanculo” nessuno riuscirebbe a distinguere un ucraino da un russo proveniente dalle zone di Rostov o di Kerk.
Stessa lingua, stesso dialetto e stesso faccione.
Mangiano perfino le stesse cose, per cui hanno lo stesso odore, immagino.
Nessuno in Russia, per usare termini tecnici, cagherebbe il cazzo ad un ucraino per il solo fatto di essere tale.
Milioni di ucraini vivono e lavorano in Russia e almeno un milione e mezzo di profughi provenienti dalle zone in guerra  e non solo sono stati accolti e sparsi per tutto il paese, e nessuno ha fiatato contro le “orde di ucraini” che portano via il lavoro ai russi.
Nessuno.
Dall’altra parte, in Ucraina, entrando nel mondo di Matrix, la realtà viene distorta, e ogni giorno cianciano di un paese in “guerra” con il “paese aggressore” ormai è reato perfino chiamarli “russi”.

Allora cari ragazzi cosa volete, pillola russa o pillola blu?