I bombardieri russi a cinquanta miglia dalle coste americane, non era mai successo.

Quattro vetusti bombardieri TU-95 russi si sono avventurati nell’oceano pacifico, due di questi , scortati  nientepopodimeno che da due F22 Usa (aerei così costosi e segreti che difficilmente se ne vedono volare due insieme) li hanno scortati, fino a quando si sono avvicinati alle coste californiane, fino alla distanza di circa 50 miglia.
Non era mai successo prima che bombardieri russi si avvicinassero tanto alle coste.
Ma che pericolo possono costituire questi obsoleti , lenti e rumorosi bombardieri , progettati e costruiti negli anni 50?
Da tempo non vengono più utilizzati per lanciare bombe tradizionali, dato che avventurarsi in territorio nemico significa essere abbattuti,  e che questi pachidermi (del peso di 188 tonnellate a pieno carico) non possono certo volare bassi.
I russi hanno trovato un modo per utilizzarli, la loro capacità di carico è enorme e possono imbarcare ciascuno 16 missili da crociera KH-55, ognuno dotato di un ordigno nucleare e aventi una gittata di oltre tremila chilometri.
Non hanno certo bisogno di lanciare a cento chilometri dalla costa, per raggiungere i bersagli, possono farlo rimanendo ancora nel bel mezzo dell’oceano.
Il messaggio di Mosca è chiaro:
“possiamo raggiungervi anche se colpite i nostri missili montati sulle basi di lancio mobili, e poi ci sono anche i sommergibili nucleari”.

Zitti zitti siamo tornati in piena guerra fredda.