Giuseppy C. il taumaturgo: dai primi passi ai miracoli

Giuseppy Conte, già da molti ribattezzato il nuovo Romano Prodi, il vecchio burattino che diventa burattinaio (si fa per dire eh, ma la UE è emozionatissima!), uomo dalle piroette eccezionali, capace di scrivere un programma matrimoniale adatto alle unioni definite impossibili, l’uomo che vuole frenare l’ascesa al potere di Salvini, un martire in odore di santità che dice a Trump (al G7 di Biarritz) di riammettere la Russia e ripristinare il G8.

La CNN ha parlato di uno scontro acceso tra Trump e gli altri leader sulla riammissione di Mosca. Trump ha insistito sulla riammissione della Russia, ma ha trovato grossa resistenza da parte di Justin Trudeau, Angela Merkel e Boris Johnson. Solo Conte ha appoggiato Trump e forse per questo motivo, quando è tornato a Washington, ha elogiato Conte. https://tg24.sky.it/mondo/2019/08/28/trump-conte-russia-g7.html

Dunque ha promesso coraggio, un governo di novità, un governo per il bene dei cittadini, manovra necessaria, recuperare con la UE, tutti devono pagare le tasse, modernizzazione, un Paese inclusivo, riforme su: istruzione, energie rinnovabili, infrastrutture, ambiente e tutela del patrimonio artistico.

Per farla breve ha promesso gretinismo, tanti immigrati, tanta UE e forse forse le tasse rimarranno invariate. Così l’Europa lo premia e gli regala uno spread che crolla sotto i 165.

Una stampa che ha seguito la crisi italiana con tranquillità e ottimismo (in modo particolare quella straniera), una UE convinta di Giuseppy tanto che qualche critico parla già di finanziaria senza stress, ottimisti che vedono nel Governo Conte un periodo tranquillo privo di grandi capovolgimenti.

Se veramente si realizzerà la Conte-volontà avremo la forza di fare le solite cose in pompa magna, ovvero raccontare stronzate di grosso calibro e non fare nulla, fingere di fare e ottenere una EU flessibile. Nessun cambio strutturale col Governo Conte, basta dire che “faremo” e non fare niente. E questo potrebbe essere un bene e non un male, capita spesso che “non fare nulla” significa non creare ulteriori danni, e non fare altri danni in Italia è già un bene.

Potrebbe essere davvero un Governo senza manovre “lacrime e sangue”. In un momento di tassi negativi, dove l’economia non cresce e tutti si aspettano grandi crisi economiche, questo potrebbe essere un Governo capace di dare il “mirabolante calcio al barattolo” (senza fare chiasso). Capace di dare un minimo di stabilità, ideale se la situazione si aggrava. Se tira aria di burrasca meglio avere un Governo tranquillo e non in piena tempesta. Mai affrontare due tempeste insieme, non se ne ricava nulla di buono. Forse Salvini ha avuto la dritta giusta, far passare la tempesta e poi tornare in politica.

Alessia C. F. (ALKA)