Forse una nuova regione dell’Ucraina comincia a chiedere l’indipendenza, la Transcarpazia.

A dire il vero la Trancarpazia, piccola regione autonoma ucraina ai confini della Galizia, nell’ovest del paese, è da anni che chiede l’indipendenza dall’Ucraina, e alcuni politici locali danno voce a questa spinta popolare.
Lacuni politici chiedono che la tanscarpazia si distacchi dall’Ucraina per poi ricongiungersi come “territorio indipendente” con la Slovacchia, entrando così sitantaneamente in Unione Europea.
Le minoranze slave, invece vorrebbero tornare nell’orbita russa.
E le proteste, abbastanza veementi degli scorsi giorni contro la mobilitazione dei giovani e meno giovani nell’esercito, hanno dato il via alle prime timide manifestazioni indipendentiste.
Il personaggiodi oggi è un ometto curioso.

 

Petro Gestko, questo è il suo nome, è il leader autoproclamato degli indipendentisti con simpatie, come dire, “russofile”.
Sapend o bene di rischiar eminimo quindicia anni di galera, lui e i suoi sostenitori si aggirano in Rutenaia (questo è il nome antico) a far danni.
Niente di spettacolare, per il momento non sono stati tirati fuori i fucili, solo si appendono bandiere rutene nei palazzi pubblici, tanti comizi e un certo movimento in Internet.

Per darvi una idea vi presento il sito di costui  e il suo account facebook.

Ho pensato di farvi vedere un paio di immagini tratte dal suo sito, qui lo vedete mentre viene appesa la “sua” bandiera in un palazzo pubblico ucraino, sembra poco , ma si rischia grosso, per darvi una idea rischiereste meno anni di galera in Italia se vi procuraste  un bazooka e lo usaste per aprire una breccia in un muro di Montecitorio .

Intanto la mente si smarrisce davanti a questa pianta “dell’Europa” futura, fatta dai suoi sostenitori, provate a guardare  la mappa, senza farvi spaventare dal cirillico, tanto si capisce.
Curiosao, vero?
potete notare a Nord una Polonia con ampie fette della nazione inglobate da Germania e Russia ( i piani buoni non si buttano mai via) e uno stato , lì, in basso a sinistra diviso in tre parti…

A parte gli scherzi, faccio i miei migliori auguri a Petro, ne avrà bisogno.
Anche i politici di Kiev, possono avere dei piccoli sussulti di intelligenza, e arriveranno a capire presto che simili movimenti vanno fatti fuori sul nascere, prima che venga in mente a qualcuno di schierare degli uomini in mimetica davanti alle stazioni di polizia.

Il bello, secondo me il governo di Kiev reagirà con la sua solita grazia da rinoceronte, non manderà i carri armati, ma le milizie filonaziste, che non sono viste particolarmente bene dalla popolazione locale.
E forse una eventuale reazione violenta di Kiev potrebbe fare arrabbiare gli slovacchi e gli ungheresi, parecchi abitanti della zona hanno il doppio passaporto…
E l’eventuale reazione violenta dei filonazisti farebbe arrabbiare i sostenitori dell’Europa , legati alla Slovacchia, i filorussi e le mamme che protestano per la mobilitazione.

Aspetto forse anche buone nuove dalle regioni

Sarà un inverno interessante.