Fiscal compact spiegato agli elettori del PDL e del PD

Perchè spiegare qualcosa agli elettori del PD o del PDL?
Molti dei primi sono ancora convinti di fare parte di un partito di sinistra, mentre i secondi, rincoglioniti da infinite puntate di Forum , pensano la stessa cosa su di loro.
Pensare che un  partito, il PD, che non riesce neanche a decidere come, quando e se eleggere il proprio leader , possa influenzare in qualche modo la magistratura è come minimo illogico.
Una allucinazione collettiva, farcita di “giudici comunisti”.
Possiamo dire una cosa a favore di Berlusconi?

Oltre a Grillo è stato l’unico leader politico a porsi il problema del Fiscal Compact e delle conseguenze a partire dal 2014.
Certo , è sempre il solito vecchio capobanda pregiudicato , puttaniere e scoreggione, ma è stato l’unico leader (sempre oltre a Grillo) a dire “e se sforiamo il Patto di Stabilità che fanno , ci cacciano?
Vediamolo quest Fiscal Compact, diventato , nell’indifferenza generale , legge costituzionale.
Tra le altre cose prevede un deficit negativo , ovvero un rapporto tra bilancio dello stato e spese sostenute, pari al 3% massimo.
Occhio, però, che il deficit strutturale (ovvero quello relativo a spese correnti e non una tantum) non deve superare lo 0,5 %.
Cosa significa?
Significa che tanti soldi entrano per le tasse e tanti escono per pensioni , sanità, istruzione e interessi sul debito pubblico.
Fin qui ci siamo.
Adesso si capisce meglio il problema del governo , che non riesce a trovare uno o due miliardi per IMU, IVA e altro.
Sono spese correnti e devono essere finanziate con tagli o nuove tasse, punto.
E tasse una tantum, come condoni e altro non fanno parte del deficit strutturale.
Anticipi sulle tasse del 2014 come IRES e IRAP non fanno parte del bilancio del 2013, e poi l’anno prossimo cosa anticipano, anche il 2016?
I controllori europei non sono fessi e dicono :
“Achtung, piccolo purocrate italiano , tu non dofere fare condoni , tu tagliare pensioni e stipenti dipendenti pubblici, ja?  Schnell, bitte!”
Per motivi di praticità ho deciso di lasciare tracce di un impercettibile accento ai burocrati europei.
Quindi con TAV e F35 si può arrivare al 3 per cento del deficit, tanto sono spese una tantum, ovvero non ripetibili, mentre con le spese correnti no.
Ma il cetriolone arriverà già nel prossimo anno.
Il Fondo Salva Stati Europeo dovrà essere finanzato e , in cinque anni l’italia dovrà pagare una cifra compresa ta i 50 e i 125 miliardi di euro, in aggiunta alle altre spese.
E quello voleva dire Letta quando parlava della presidenza dell’Italia nel secondo semestre del 2014.
C’è da fare una trattativa importante su quanto, se e come pagare.
Visto che i due miliardi per l’IMU non si trovano , forse risparmiarne un’altra decina all’anno ha la sua importanza.
Ma ecco la botta finale.
A partire dal 2015 , l’Italia dovrà ridurre il debito , di un 5% della quota eccedente il 60%.
In soldoni sono quarantacinque-cinquanta miliardi di nuove tasse o tagli alla spesa pubblica, ogni anno e per vent’anni.
Oltre al fondo salva stati ed eventuale spread in aumento, TAV e eventuali.
Significa che il deficit dovrà diventare “positivo” ovvero invece che al -3% bisognerà arrivare, di botto , al +3%.
Il bilancio dello stato è di ottocento miliardi, quindi dobbiamo ipotizzare un taglio orizzontale , a fetta di salame, su pensioni, sanità, stipendi pubblici e altro , di un buon sei-otto per cento, con tasse invariate o in aumento.
All’anno e per venti anni, ripeto.
Moriremo di fame, ma con i conti in ordine.
Io , fossi stato in Letta, mi sarei posto il problema.
Silenzio assoluto, invece, chi tocca le pensioni per primo muore, (politicamente).
Anche il vecchio puttaniere lo sa, ma lui pensa di tornare al potere e poi trattare con l’Europa come con il PD, ovvero a colpi di ricatti, minacce e dimissioni.
I burocrati tedeschi europei, non gli diranno “dussel” (stupidino), oppure “omelette wender” (girafrittata).
Loro mandano i Panzer per molto , ma molto meno.
Come mai nei giornali e nei media questo tipo di ragionamento non è all’ordine del giorno?
E come mai il fantasmagorico governo Letta non ha fatto un cazzo?
E perché Zanonato, che sa benissimo come siamo messi, non proclama?
“tagliare l’IVA e l’IMU?
Cazzate! dal prossimo anni dovremo aumentarle nuovamente, e cominciare a tagliare stipendi , pensioni e aumentare i ticket, tra le altre cose.”