Ero un reazionario e non me n’ero neanche accorto

Sono stato accusato di essere un reazionario , e sono rimasto abbastanza stupefatto.

Reazionario , si, ma secondo quale concezione?

Sono tutto tranne che consociativista, secondo me l’iniziativa privata deve essere strettamente regolata, non in modo centralizzato, ma gli interessi della collettività devono sempre prevalere sopra quelli del singolo, specie se ricco.

Insomma lo stato dovrebbe controllare la società e fare da controaltare allo strapotere delle corporation e dei miliardari.
Non come il fascismo che faceva gli interessi dell’industria a scapito dei lavoratori.

Sono molto vicino al pensiero marxista?

La differenza tra destra e sinistra estrema è molto sottile, a volte…

Heinrich von Treitschke e Maurice Barres teorizzavano che l’ordine sociale collettivo debba considerarsi più importante del ruolo individuale,  da queste idee sono nati mostri e regimi, ma non era l’idea a essere sbagliata, erano le persone come Pinochet e Hitler che hanno travisato e la hanno portata agli estremi , un po’ come Marx e Stalin in altri ambiti dialettici.

Ok, si è capito che non sono consociativista, non credo neanche nella bontà dei regimi del passato e tanto-meno nella Repubblica di platone, una oligarchia come se ne sono viste poche (tranne gli USA, magari).

Quindi in quale punto del blog si  è rivelata la mia anima nera di fascistone?

Quando auspicavo l’uso dei politici come cavie involontarie per la scienza medica?

Quando definivo Ingroia un furetto impazzito? (era bonario, e mi riferivo alla sua frenetica e misconosciuta attività politica, certo , lui è un martello , e vede solo chiodi , in giro, come Saviano)

Per l’altro mio blogghettino , berluscocentrismo? Quello dove si magnifica in Nano Barzotto?
Ma l’intenzione era non bonaria, mi riferisco a opere come Una Modesta Proposta di Swift….

Negli infiniti post dove critico Letta , la persistenza del nulla o Renzi, il seminuovo che avanza?

Quando elencavo i pregi dei servi di Silvio:

Servi, lacchè, galoppini, tirapiedi, sottocoda, venduti, voltagabbana, profittatori, lestofanti, scagnozzi, portaborse, accoliti, reggicoda, scherani, cortigiani, sicofanti, sottopancia, remore, complici, ruffiani, manutengoli, sgherri, e infiniti altre, anche dialettali.

Quando paragonavo esponenti della Lega Nord a degli escrementi?
Vedi nel Blog : “la lega serra gli oranghi”

Non mi sembra che serva essere particolarmente cattivi per criticare il PD o il governo attuale, dico io , il PD, ammasso informe di ex comunisti e democristiani, che ha come collante la avversione per il nano di Arcore, e che ha spinto a livelli mai visti l’odio per Berlusconi, soprattutto negli ultimi due governi, dove hanno governato insieme

Davvero, per quale motivo dovrei parlar bene del PD?

Criticare  i vari partiti della sinistra estrema?

Davvero , non l’ho mai fatto , mi pare, e se lo ho fatto me ne scuso.

Magari qualcosa da dire ce l’ho su Ingroia, dotato del carisma di un carro ferroviario e , come ho già detto prima , lui martello e che vede solo chiodi.

Sono il primo a dire che la malavita organizzata è uno dei più grandi problemi italiani, ma convincere il popolino , davanti alla TV, è un’altra cosa.
Si vedeva il buon Antonio che ad ogni domanda risponde (dopo un paio di secondi di sguardo fisso nel vuoto)  che bisogna sequestrare il patrimonio della mafia e stroncare il traffico di droga, riesce solamente a sfracassare le palle appendici testicolari del popolo bue.
il popolo bue risponde votando i vari partiti della coalizione con percentuali da prefisso telefonico, e la colpa non è delle idee, ma della comunicazione.

Perdio!
Se un vecchio puttaniere, bugiardo , scoreggione e che racconta pessime barzellette è il capo di uno dei partiti più votati in Italia è merito della televisione, che ormai guardano solo i vecchi rincoglioniti (base del voto PDL) e i bambini (che guardano cartoon network e non votano),  anche Ingroia avrebbe potuto avere il venti per cento dei voti.

Bastava avere dalla parte un paio di giornali, soldi ,le televisioni , oppure un bel sito internet, come Grillo.

E cosa fa Ingroia?

Fa un sito che appare e scompare, diciamo per problemi di attribuzione del nome.
infatti azionecivile.it risulta intestato a Emanule Tomassini , della Mediacom SRL di Roma prima del movimento di Ingroia, il 15 ottobre 2012 e infatti la data appare in bella vista sul sito,chissà perché.

Mentre azionecivile.net, il sito di Ingroia  risulta registrato a  info solutions srl di  Stefano Epifani, registrazione avvenuta il 10 aprile 2013.

Stefano Epifani , blogger esponente del PD e che scrive sull’Unità e su Repubblica? la politica crea strani compagni di letto.

Non solo, continuando con la ricerca su Whois , il dominio risulta:

Status:LOCKED
Note: This Domain Name is currently Locked.

 This feature is provided to protect against fraudulent acquisition of the domain name, 
as in this status the domain name cannot be transferred or modified.

Insomma risulta stabilmente intestato al buon Epifani, senza nessuna possibilità per Ingroia di intestarsi il dominio , e Epifani può farne quello che vuole, anche trasformarlo in un Sito della Lega Nord, se volesse.

E invece di spendere qualche soldo per marketing e consulenti spende i risparmi per interminabili conferenze e presentazioni di libri in giro per l’Italia, e si fa vedere in qualche festa del PD , tanto per rompere i coglioni.

Dimenticando che loro, quelli del PD , per la sinistra estrema non voteranno mai, hanno un pelo sullo stomaco che manco uno yak tibetano, al massimo ci sono gli estremisti accomodanti del SEL.

Insomma, Ingroia è il classico caso di politico che si è azzoppato da solo , Fini gli fa una pippa, a lui.

E gli altri esponenti delle sinistre estreme?

A parte gruppi di giovani che si danno da fare  e si tengono in allenamento con i miei amici di Casapound, rimangono gruppi disorganizzati e divisi, e il fantasma di Di Pietro che aleggia.

Però gli voglio bene, malgrado tutto, e non parlerei mai male di loro, che in confronto a PD, PDL e Lega spiccano come Madre Teresa in mezzo ai lebbrosi.

Quello che gli manca è un leader carismatico e dei soldi, tanti, tanti soldi.

Oddio, i soldi mancano anche alle destre estreme, dalle nostre parti abbondano solo linimenti per il cranio pelato  e per gli stivali, magari le prossime elezioni potremmo metterci insieme.

Dai, se vi è andato bene Di Pietro!

Facciamo così, voi diteci quale è il nemico e noi lo meniamo.

P.S. diteglielo a Ingroia che se Scelta Civile è stato registrato come nome da un altro partito o gruppo, con il cavolo che gli accettano il marchio nelle prossime elezioni.