Economicamente in Ucraina come sono messi? Tasse, tariffe e tanta fantasia.

Si è parlato molto della crisi del gas, dei combattimenti della regione del Dombass, e anche dello scontro politico fortissimo tra Ucraina e Russia.
Diamo un occhiata alla situazione economica, prendendo spunto da fonti ucraine.

  • La tariffa per i riscaldamenti centralizzati aumenteranno del quaranta per cento da luglio, a fronte di un piano per un aumento progressivo del 120 per cento in tre anni.. Il gas naturale aumenterà del 50 per cento entro maggio. Per le aziende l’aumento, dal primo di aprile si sarà del 29,1 per cento di aumento , che salirà al 62 per cento per le aziende statali e partecipate. Proprio oggi, a seguito dell’aumento della tariffe del gas russo,è stato comunicato  le tariffe dei riscaldamenti centralizzati (molto utilizzati in Ucraina) aumenteranno del 70% e non del 40%.
  • La valuta ucraina, la Grivnia, è da un mesetto stabile a 12 per un dollaro, contro i dieci del periodo pre-maidan, il che fa pensare che ci siano degli interventi “internazionali” per mantenere questa valuta stabile, il volume degli scambi è così basso che non ci vuole molto, io ci ho pensato proprio tanto, ma non riesco ad immaginare chi possa essere questo “ignoto benefattore” che aiuta Kiev. Il governo ucraino ha oggi presentato un progetto di legge che obbligherebbe tutte le banche e le finanziarie a convertire i finanziamenti in valuta straniera in Grivnie, gli viene dato qualche mese di tempo. Il sospetto è che dopo l’approvazione di questo provvedimento, la valuta ucraina cominci misteriosamente a svalutarsi. Già mi immagino come devono essere felici le banche russe, esposte per miliardi di dollari, di questa notizia. Per fortuna le banche europee ritengono che i fondi in arrivo dal FMI “potrebbero” essere destinati a convertire o ripianare le loro esposizioni….
  • Nella notte tra il 15 e il 16 marzo un Antonov parte dall’aeroporto di Borispol, un misterioso camion con un carico pesantissimo, imbarca su di un Antonov le riserve auree ucraine, dirette verso un destino ignoto. Circa quaranta tonnellate d’oro, destinate, dicono , a essere “custodite” negli USA.
  •  Il prezzo dei medicinali, che non sono garantiti dallo stato , ma si pagano , dalle parti di Kiev, è cresciuto circa del 50% a causa del cambio e dell’introduzione dell’Iva , prima non applicata.
  • Accise, oltre al prezzo della benzina , in continuo aumento  (gli ucraini controllano giorno per giorno i prezzi, alla ricerca dell’occasione migliore) nuove accise aumenteranno il prezzo di sigarette e alcoolici. per darvi una idea le accise delle sigarette aumenteranno di un 15% all’anno per 13 anni. Parte di un piano per rivedere anche le tariffe IVA di tutti i prodotti. Generalmente l’Iva non veniva applicata in Ucraina su tanti settori merceologici, e se c’era era molto bassa. Ovviamente dovrà essere portata agli “standard europei” 

Sono tanti piccoli segnali, che il popolo ucraino comincia a avvertire e a comprendere, devo anche ricordarvi che una delle prime richieste del Fondo Monetario Internazionale è il blocco di salari e stipendi (con inflazione a due cifre) e una immediata rivisitazione delle pensioni.<br />La pensione minima è stata portata da 160 a 80 euro circa, al cambio attuale, causando disagi nella popolazione, soprattutto con l’inverno in arrivo e l’aumento delle tariffe.
Ancora non si vede tracia del licenziamento del 10 per cento degli impiegati statali, altra richiesta del FMI, ovvero ventiquattromila dei duecento quarantamila totali, non tantissimi in base alla popolazione di circa quaranta milioni..
Uno dei nodi principali che dovrà sciogliere il governo di Kiev è il problema delle pensioni, in passato , per compiacere gli oligarchi il prelievo dello stipendio dei lavoratori, destinato al sistema pensionistico, serviva solo a coprire una frazione della spesa totale, circa il 21% nel 2012.
Questo contribuiva a tenere basso il costo del lavoro , ma implicava un oneroso intervento dello stato.
La crisi economica attuale , con una guerra civile in corso e un calo delle esportazioni non aiuta.
Messi insieme tutti questi segnali fanno presagire una immensa crisi in arrivo , e un possibile default del paese.

Le trionfanti previsioni del governo di Kiev parlano di una diminuzione del debito e di un aumento dell’avanzo primario, ovvero le esportazioni sono maggiori delle importazioni.
Sarei quindi un pazzo a presagire sfracelli in un immediato futuro, visto che i fatti mi smentirebbero, ma il solito piccolo, malizioso sospetto mi ronza nella testa: “e se fossero tutte balle?“.
Durante una guerra civile, con il blocco delle esportazioni, svalutazione a due cifre e la crisi del gas ,  il nuovo governo di Kiev avrebbe ridotto il debito pubblico del 3,3% in quattro mesi?
Se fosse così chiamiamo immediatamente la fantasmagorica coppia Poroshenko – Yatzeniuk al timone del governo italiano!