Due donne islamiche coraggiose che ammiro

Jack Cuze by http://liberticida.altervista.org/

Trovare una donna che con disarmante semplicità ti fa saltare il banco in un minuto non è cosa comune. Ma negli USA hanno invitato una fashion blogger iraniano-americana e durante l’intervista l’hanno attaccata a sorpresa con una analisi sociopolitica. Purtroppo è tutto vero, l’emittente WGN ha invitato Hoda Katebi in una trasmissione per parlare di moda e per parlare di islamofobia. Durante l’intervista Katebi precisa che ora le donne iraniane godono di un livello di istruzione molto più alto adesso rispetto al 1970. Fa notare che all’epoca la moda occidentale era per lo più riservata alle classi agiate ma che all’epoca le cose non erano così idilliache per tutte le altre donne prima della rivoluzione. L’attacco arriva con la richiesta di esprimere un giudizio sulle armi nucleari in Iran e sul fatto che tante persone in America non si fidano dell’Iran.

Personalmente adoro le donne che ti rispondono “ridendoti in faccia”, se una donna ti ride in faccia ricordati che è pronta a sferrarti un calcio ben assestato! A volte vuol dire che hai fatto una domanda stupida che non merita risposta, ma se dopo la risata apre bocca vuol dire che l’hai sparata grossa. Infatti l’intervistata ha ridacchiato, e poi ha affermato che semmai è il modo in cui gli Stati Uniti si muovono che spingono “a non doverci fidare”, ribadendo che la maggior parte delle armi presenti in Medio Oriente provengono dagli Stati Uniti e sono vendute agli estremisti. Sempre con spietata naturalezza – alla faccia di una certa ipocrisia – Katebi nell’intervista ricorda che è importante guardare “oltre alle semplici narrazioni” visto che gli USA sono stati palesemente costruiti sulla forza lavoro degli schiavi neri e che la stessa nazione in cui vive ha anche perpetrato il genocidio ai nativi indigeni (si erano dimenticati di controllare il CV dell’intervistata, infatti Hoda ha studiato relazioni internazionali e politica mediorientale all’Università di Chicago).

Ora passiamo ad un’altra donna islamica: Ahed Tamimi, in prigione perché ha “schiaffeggiato” un soldato israeliano. Poco prima, lui o un altro commilitone aveva sparato in testa a suo cugino con un proiettile di gomma, mandandolo in coma. Accusata di aggressione, mentre non è noto di cosa sarà accusato il soldato che ha sparato a suo cugino. Ahed viene da una famiglia che protesta civilmente per rallentare l’inesorabile avanzare dei nuovi insediamenti israeliani, alcuni membri della sua famiglia sono stati feriti o uccisi durante gli scontri nati dalle manifestazioni di protesta. Su YouTube ci sono video dove mostrano cosa accade a Nabi Saleh (Cisgiordania), dove i soldati israeliani fanno incursioni e prendono persone in custodia senza alcun motivo. L’11 marzo ci sarà una nuova udienza. Il problema non è lo schiaffo, è che i video sono virali e questo ha molto indispettito Israele. Nei territori la lotta avviene attraverso la resistenza, famiglie palestinesi con una storia di resistenza non violenta contro un’occupazione che ruba la loro terra pezzo per pezzo. La loro arma è registrare i video per poter dimostrare cosa accade realmente, ma questi video sono diventati virali. Questa icona della protesta palestinese forse verrà punita non per come ha protestato, ma per il fatto di aver usato il metodo Mandela, ora bisogna solo vedere se Israele commetterà lo stesso errore del Sud Africa. Infatti l’arresto arrivò dopo la diffusione di un video dove Ahed prende a schiaffi e sferra calci a due soldati davanti alla sua abitazione.

Molti giornalisti affermano che gli adulti incoraggiano i bambini a partecipare alle manifestazioni mettendoli in pericolo e sfruttando la loro tenera età per narrare i soprusi israeliani. Ma si dimenticano anche di dire che se un uomo palestinese adulto protesta come Ahed prima si becca due pallottole e poi gli chiedono come si chiama! Ecco come si vive a Nabi Saleh: controlli, posti di blocco, raid notturni, detenzioni con e senza processo, soprusi … e gli israeliani vogliono vendetta perché i video virali dimostrano cosa accade nelle viuzze del paesello.

Due donne che fanno riflettere, Voi cosa ne pensate? E cosa ne pensano i Vostri Pargoli?

https://www.rt.com/usa/418876-american-iranian-blogger-tv/

https://www.theguardian.com/us-news/2018/feb/14/muslim-blogger-hoda-katebi-chicago-wgn-news

http://www.patheos.com/blogs/mercynotsacrifice/2018/02/13/hoda-katebi-speaking-truth-love-looks-like/

https://www.agi.it/estero/ahed_tamimi-3322849/news/2017-12-29/

https://www.amnesty.it/appelli/rilasciare-immediatamente-ahed-tamimi/

http://nena-news.it/il-poeta-yohonatan-gefen-ahed-tamimi-come-anne-frank/