Cose brutte brutte stanno avvenendo in Est Ucraina, aeroporti chiusi e aerei carichi di doni “natalizi” in arrivo.

Quando gli ammerregani dicono una cosa la fanno sul serio, perlomeno a volte.
Come saprete alcuni giorni fa il parlamento Usa ha votato all’unanimità una legge per permettere al presidente Usa di iniziare atti di guerra contro la Russa senza ulteriore autorizzazione.
Da varie fonti statunitensi si è alzata una voce “dobbiamo fornire armamenti letali al governo ucraino!”.
Improvvisamente il governo di Kiev decide una tregua unilaterale, ovvero ritira leggermente le truppe dal fronte e smette di utilizzare armi pesanti contro i civili…pardon, contro l’esercito dei separatisti.
Nello stesso tempo vien chiuso dalla mattinata di sabato il traffico dei voli civili da tre aeroporti in Est ucraina, Zaporizhzhya, Dnipropetrovsk e Kharkiv.
Il divieto è stato esteso fino alla giornata di martedì sedici dicembre.
Il pretesto è stato per motivi di sicurezza, per terrore di attentato o anche per impedire una presunta fuga di capitali dal paese.
Ovviamente, secondo la ormai consolidata tradizione ucraina, sono tutte balle.

Naturalmente aerei hanno cominciato ad atterrare comunque, soprattutto dalla notte di sabato, ma non solo.
Alcuni aerei erano identificati con il logo Nato, altri come questo, avevano il logo di una famosa associazione filantropica statunitense.
il carico era contenuto in tanti bancali pigiati pigiati.

Nell’aeroporto di Kharkiv erano appena sbarcati, nello stesso giorno, degli aerei carichi di turisti come questi, pare si tratti di “lavoratori specializzati” polacchi.
Come vedete, dato che non si fidavano degli utensili locali, si sono portati dietro gli attrezzi da casa.

Come saprete io sono un tipo che si fida e non si butta subito in teorie campate per aria.

Secondo me non si tratta di armi e soldati inviati per sostenere una imminente offensiva contro i separatisti del Dombass, ma di una “sorpresa di natale”.
I tanti aerei inviati in questi giorni sono carichi di milioni di pacchetti di caramelle e pacchi dono per gli abitanti del Dombass.
Regali che verranno lanciati durante le festività sulle città devastate dalla guerra come simbolo di una pace duratura.
I soldati che vedete pesantemente armati non sarebbero altro che forze di sicurezza, per impedire che i regali vengano rubati dai soliti malintenzionati
La risposta russa a questa mossa di pasce non mancherà di farsi sentire, in previsione di questo meraviglioso evento milioni di pacchi dono e confezioni di caramelle sono depositati in bunker, fin dall’era sovietica.
Pare che la miracolosa pioggia di doni natalizia si possa estendere perlomeno a tutta l’Ucraina, volendo.

Buone feste a tutti!