Come volevasi dimostrare, “le coincidenze accadono” , stavolta tocca all’Egitto… a quando l’Algeria?


Porca pupazza, non mi aspettavo una ondata di “coincidenze” così tempestiva.
Nel mio scorso posta avevo parlato del caso “stano” di un paese, la Tunisia, il sui presidente manda a farsi un giro l’ambasciatore americano, e si fa negare addirittura quando Obama chiama per telefono.
Il nodo del contendere era il permesso di stabilire una base USA in territorio tunisino.

Per ricompensare tanto zelo antiamericano i fanatici dell’ISIS colpiscono il turismo della Tunisia, prima al Museo del Pardo in Marzo e nella costa pochi giorni fa.

Ma guarda tu le coincidenze, dicevo.

E avevo provato ad immaginare, solo ieri altri due bersagli del terrorismo islamico, l’Egitto, che è “colpevole” di trattare con i russi addirittura per armi e per una base navale di Mosca nel suo territorio.

E l’Algeria, che ha cacciato via gli americani, che volevano insediare addirittura il comando delle operazioni per il Nordafrica nel loro territorio.

La “casualità” ha colpito oggi, e proprio duro, una settantina di militanti islamici ha dato il via ad una vera e propria battaglia nel Sinai, contro posti di blocco e insediamenti militari.

Decine e decine di morti, e ancora lo scontro incombe.

Siete in procinto di fare un bel viaggio in Algeria?

Magari è meglio di no.

Intanto, le buone notizie.
Visto che i giornaloni non ne parlano ricordiamo che l’Arabia Saudita ha iniziato una guerra nello Yemen, appoggiando uno dei due pretendenti al trono… pardon alla presidenza.
La guerra non è andata tanto bene, e anzi il “potentissimo ” esercito saudita, enormemente più numeroso, meglio armato e che spende tanti soldi ( ha più mezzi militari che uomini per condurli, per esempio) le ha prese di brutto.
Pare che addirittura si combatta in territorio saudita, adesso, e che gli yemeniti siano spalleggiati anche da indipendentisti del sud del paese.
Intanto lo Yemen mette mano a vecchi missili Scud, catenacci poco precisi e ancora meno affidabili, vecchi residuati sovietici.
Ogni tanto ne lanciano uno, e questi, invece di mancare il bersaglio di centinaia di metri colpiscono con precisione devastante.
Due settimane fa un missile , lanciato a centocinquanta chilometri di distanza, colpisce un centro militare dove si riunivano alti ufficiali, almeno sessanta importanti esponenti dell’esercito saudita saltano per aria, insieme a una ventina di loro analoghi israeliani, che si trovavano lì per caso.
Gli yemeniti pensano, :
visto che lanciando un missile a caso ci va così bene, proviamo a farlo ancora“.
Giusto ieri ritentano la fortuna e il missile “casualmente” centra in piano il centro di lancio missili saudita di Al Sulavij…
I sauditi negano e dicono di averli abbattuti i missili, ma molti alti ufficiali sembra siano improvvisamente spariti dalla circolazione.
Eppure i vecchi SCUD, ricordiamoli,o, fabbricati in Unione Sovietica non dovrebbero essere neanche dotati di sistemi di guida in volo tali da fargli raggiungere una precisione così devastante…
Infatti quando gli stessi missili li lanciano gli Ucraini contro il Dombass o saltano per aria in volo o mancano il bersaglio di centinaia di metri.

Che sia in opera una qualche forma di evento soprannaturale?
Che misteriose forze agiscano nell’ombra ?

Ah, saperlo…