Clemente Mastella – Un cantante- Un filosofo.

 Ecco il Boss di Ceppaloni.
Clemente, Nato A ceppaloni nel 1947 , riesce a farsi scivolare addosso con nonchalance una laurea in filosofia e la tessera da giornalista professionista, a sentirlo parlare nessuno lo direbbe.
Qui lo sentiamo cantare “champagne” alla tv pubblica, durante il suo periodo di massimo potere, Notare il Parere di Eduardo de Filippo alla fine del video.

Ecco le sue eroiche gesta.

C’aggia fà pe’ campa’

Diventato Giornalista entra in Rai grazie ad un calcio ben piazzato di Ciriaco De Mita. 
I suoi colleghi , per accoglierlo e contenti della sua arrivo improvvisa senza concorso pubblico e saltando i gradi di anzianità, indicono tre giorni di sciopero.
La situazione si fa pesante , e decide di lasciare il giornalismo per entrare in politica.
Dice alle telefoniste della Rai di telefonare in suo nome e di presentarlo agli elettori, e con successo riesce a farsi eleggere nel  1976 deputato della Democrazia Cristiana.

Franza o Spagna, purché se magna

La sua militanza nella Democrazia Cristina , in cui rappresentava egregiamente se stesso, termina nel 1994 , insieme a Pierferdinando Casini , il CCD, nuova formazione di Centro.
Da potente politico , ma a livello locale diventa subito dopo Ministro della Giustizia nel Governo Berlusconi.
Nel 1998, anno frenetico, si scinde da Casini , e fonda il  CDR, che si fonde quasi subito con il CDU.
Subito dopo si fonda una nuova formazione politica composta da politici con molte clientela, impresentabili e  senza una guida nazionale. 
Mastella diventa il segretario della nuova creatura politica, l’UDR.
L’anno dopo decide che il nome del partito era troppo corto e , tra fuoriuscite e nuovi ingressi, fonda l’ennesimo partito politico, L’UDEUR.
Nel 2000 decide di rinsaldare i rapporti con il territorio , e fa il testimone di nozze a Francesco Campanella, braccio destro del boss latitante Bernardo Provenzano.
Tanto per non destare sospetti nomina Campanella come responsabile dei giovani del partito.
Nel 2001 viene eletto nuovamente in parlamento, e nel 2003 e fino al 2008 prende una pausa di “riflessione” , e diventa sindaco di Ceppaloni per acclamazione quasi senza la necessità del voto.
 Nel 2005, con  una contorsione degna di una anguilla nel fango , Mastella diventa leader di una “corrente” della sinistra italiana, partecipando alle primarie ,  perdendo contro Prodi e Bertinotti. 
Dichiara di uscire dalla coalizione, e parcheggia nuovamente il partito nel centro.
Nel 2006, dimenticando il passato e le liti , decide che sia giusto diventare ancora Ministro della Giustizia, ma per la formazione di Sinistra.
Inizia un altro periodo notevole da ministro, caratterizzato dall’indulto che fece uscire quindicimila persone dalle carceri, dimostrando essere un uomo che pensa soprattutto agli amici. 
La sua carriera come ministro è anche legata ad una spiccata simpatia per gli indagati di alcuni processi eccellenti e per la battaglia contro De Magistris, che lo vede ingaggiare una paradossale guerra contro la magistratura..
Sembra passato un secolo , vero?
Nel 2009 , deluso dagli alleati della sinistra che non capivano la sua lotta contro i magistrati che lo indagavano , decide di passare, insieme al suo partito, nelle file del PDL, e si fa eleggere ,per precauzione, al parlamento europeo, dove si lamenterà pubblicamente dello stipendio da diecimila euro, “troppo basso”.
Nel 2010 fuoriesce dal suo stesso partito , e fonda i Popolari per il Sud (la sigla PPIS non suonava bene).
In qualche modo , nei giorni odierni sta cercando un posto da Deputato nel PDL

Chi tròppo vo’ magnà s’affòca

Innumerevoli sono i guai giudiziari del nostro , reo soprattutto di aver pensato sempre per primi alla famiglia e agli amici.

  • Come dimenticare l’assunzione per chiamata diretta di dirigenti nel Ministero della Giustizia, senza che gli stessi avessero le qualifiche e senza concorso. In un caso, è riuscito a fase assumere in un concorso il n. 149 della graduatoria, con qualche piccola protesta da parte dei qualificati.
  • Nel 2007 usa l’elicottero di stato per andare al Gran Premio di Monza, portandosi dietro la famiglia e Francesco Rutelli, però non c’erano anche cantanti e donnine, quasi un peccato veniale , il suo.
  • L’Inchiesta Why Not di de Magistris: viene accusato di far parte di un circolo privato di affari, legato alla massoneria, dedito alla appropriazione indebita di fondi pubblici ed europei.
  • Il fallimento del Napoli calcio: contattato dai magistrati , dichiara di non essersi mai interessato della gestione pur essendo stato il vicepresidente e membro del consiglio di amministrazione, società gestita interamente a sua insaputa.
  • Nel 2004 e nel 2007, essendoci l’assegnazione di appartamenti di lusso statali a prezzi inferiori a quelli di mercato ,ne acquista sei , ad un prezzo di complessivo di 2,45 milioni di euro.
  • Il Campanile. Anticipando una pratica che sarebbe divenuta di moda utilizza oltre due milioni di euro pubblici destinati al giornale del suo partito per pagare spese private, tra cui viaggi per novantottomila euro e diciassettemila euro di torroni , e solo nel 2005..
  • La sua moglie , Sandra Lonardo è coinvolta in tantissimi casi insieme al merito , tra cui l’appropriazione di altri due appartamenti che appartenevano all’Udeur, inedita forma di “liquidazione” per chi esce da un partito.

Penso che ci siamo fatti una idea di questo figuro, ed è solo la punta dell’Iceberg.
La moglie, Sandra Lonardo, meriterà trattazione separata.