“ci sedemmo dalla parte del torto, dato che tutti i posti buoni erano già occupati” la Turchia ufficialmente contesta la versione dei francesi in merito all’attentato di Parigi.

Non si fa che parlare , ultimamente della necessità di trattare con i “musulmani buoni”, contro i “musulmani cattivi”.
Orbene, Edorgan, il presidente turco ha ufficialmente contestato la versione francese dell’attentato alla redazione del giornale satirico “Charlie Hebdo”.
Non contento ha parlato  di una montatura organizzata dai servizi segreti francesi in combutta con gli israeliani.

Melik Gosad, il sindaco di Ankara, e dello stesso partito di Edorgan indica il  Mossad come mandante dell’attentato, seguito a ruota dal portavoce del partito stesso, Ali Sahin. “gli attentati sono stati organizzati in modo da accusare l’islam e i musulmani”.
<br />Non vediamo grandi dietrologie o motivi per urlare al Gomblotto, ci sono degli elementi che lasciano dubbi, ma la verità è che gli elettori del governo turco in carica vedono male l’ondata di sostegno del mondo occidentale a favore delle vittime della strage e la decisione di continuare a pubblicare il giornale e le vignette su Maometto.
Edorgan e soci, sentiti i sondaggi, si sono prontamente tirati fuori dalla “ondata di sdegno” e cercano di far dimenticare il fatto che il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, era presente alla sfilata dei “capi
di stato”.

Nel frattempo in Russia sono state vietate le ripubblicazioni delle vignette contro Maometto, chi lo facesse verrebbe arrestato per “incitazione al terrorismo”.

Adesso si parlerà di “censura”, di “limitazione della libertà di espressione”, ma la verità è che la guerre cecene non sono finite da molto, frizioni nel Caucaso ci sono ancora e i paesi del su alleati di Mosca, tutti con popolazione musulmana ringraziano.

Forse dare una occhiata a queste vignette farebbe capire che molte persone, ignoranti e oscurantiste quanto volte, possono aver voluto agire contro i redattori di quel giornale.
In moltissimi paesi musulmani, Arabia saudita compresa, si verrebbe condannati a morte per molto meno.

Ok, la libertà di stampa è sacra, ma pensare ogni tanto no?