La Raffineria di Il Amenas in Algeria e il problema del Mali.

Non Entriamo in considerazioni sociopolitiche troppo complicate, suggerisco di dare un’occhiata alla mappa, e vedere dove cavolo è questa raffineria.



La raffineria si trova dalle parti della città di Il Amenas in Algeria, è, stranamente è a circa 1200 km dal confine del Mali, milleduecento chilometri di deserto.
Alcune fonti giornalistiche dicono che si tratta di terroristi Nigeriani , ma la Nigeria dista sempre alcune centinaia di chilometri.

Ma riguardiamo bene la mappa , che stato c’è vicino vicino a In Amenas?

Indovinato? Sì, proprio la Libia.

Ma i Libici no possono essere stati , verò?
D’altronde la zona di Tripoli , li vicino è sempre stata la sede del dissenso contro Gheddafi, la sede degli integralisti Musulmani , quindi pensare che siano venuti da laggiù è proprio da escludere, secondo me.
Il fatto che il capo dei ribelli libici sia stato un discepolo di Bin Laden e sia il capo locale di Al Quaeda, lascia pensare che adesso , per magia, sia diventato amico degli Americani e degli occidentali in generale.
La storia insegna che basta prendere un fanatico religioso , avvezzo a decenni di lotta armata, bombardare il suo paese e metterlo al potere per trasformarlo in un illuminato democratico


Le fonti parlano di terroristi del Mali, Nigeriani, ma immagino che dopo le indagini anche il Sudafrica sarà da tenere d’occhio, chiaramente trattasi di terroristi che conoscono l’uso del teletrasporto.


Tipico il salto logico dell’intelligence Usa , ricordate l’attentato delle torri gemelle?
“I terroristi erano quasi tutti dell’Arabia Saudita, Il loro capo è un nobile saudita, quindi è stato l’Irak!”
.

Adesso che avete ragionato un po riprendo il bel grafico Pubblicato da Peppe Croce di Fanpage, indica con la X la raffineria del giacimento di Gas Algerino , se vedete li vicino , al n.1 c’è un altro grosso giacimento , da dove proviene buona parte del gas che utilizziamo per scaldare le nostre case, se succede un casino anche li , siamo nei guai. E la zona è in mano ai nostri alleati integralisti, che sono al governo adesso in Libia.
Sembra che la quantità di gas in arrivo tramite i gasdotti in Italia sia già in calo….
E le democrazie europee hanno il dovere civico di intervenire per proteggere  i giacimenti le popolazioni indifese.

Update: oggi , in data 20/01/2013 sono arrivate le prime rivendicazioni da Al Quaeda e non da parte dei terroristi del Mali….. ma va?
Per quanto Riguarda il Mali, al momento non sono attivi grandi giacimenti di Petrolio, ma guardate nel segnaposto n.5 , li c’è petrolio, ma da estrarre con la tecnologia del Fracking, per cui inquinamento e uso di grandi quantità di acqua, che , come saprete, abbonda nel sudovest Sahariano.
Per cui alle popolazioni del Mali verranno inflitte sanguinose iniezioni di democrazia, al fine di proteggere i giacimenti le popolazioni dagli integralisti islamici.
Liberate dalla presenza dei cattivi integralisti, le popolazioni potranno fornire liberamente la loro acqua per estrarre il petrolio, è la democrazia!