Bielorussia: cronache della fatina dei dentini.

Incipit di Nuke:

In Bielorussia la situazione è complicata, ma la spallata organizzata dagli oppositori non si è concretizzata, per diversi motivi, ma, prima di tutto perchè i bielorussi, pur non essendo ricchi ancora non hanno iniziato a frugare tra i cassonetti, presi dai morsi della fame. e a quel punto, visto che si tratta di un popolo coeso e disciplinato, e abbastanza pacifico, la rivoluzione ha subito una battuta d’arresto, Lukashenko, dalla sua ha accusato una incredibile arretratezza in senso mediatico, convinto di risolvere tutti i problemi con i suoi discorsi da bravo oratore, ha sottovalutato la potenza di internet, a tal punto da aver destinato poche risorse in quel campo. E ha pagato cara questa pazzia. Oggi la Russia ha dichiarato che avrebbe sostenuto economicamente le aziende di Minsk in difficoltà. Non solo pure gli stipendi dei militari saranno assicurati. Lukashenko, il “padre padrone” del paese dovrà concedere molto a Mosca, probabilmente il suo corpo e la sua anima, e l’intero paese, come contorno.

Nel frattempo la “fatina dei dentini”, che tante volte abbiamo visto allopera nel mondo slavo ha fatto gli straordinari.

in due giorni i media bielorussi e internet sono riempiti di canali Telegram a favore del governo, siti interi nati dal nulla e registrazioni compromettenti dei protestanti sono apparsi in rete, e il KGB, ovvero i servizi segreti locali ( che nostalgia!), diventano incredibilmente efficienti.

Tre giorni e la fata dei dentini stampa le magliette a favore del governo e apre gli store on line per venderle. Cacchio.

Eccovi un discorso, ovvero la traduzione di quello che il ministro della difesa bielorusso ha detto agli ufficiali rappresentanti di tutte le forze armate. casualmente il video è trapelato e finito su youtube.

I cittadini del paese hanno sostenuto Lukashenko a maggioranza di voti alle elezioni, ma per tre notti dal 9 al 12 agosto ci sono stati tentativi energici di prendere il potere, coordinati dall’estero. Gruppi organizzati armati di coltelli, bastoni molotov e fuochi d’artificio sono entrati in uno scontro violento. I media plagiatii hanno presentato questo come una violenta repressione delle proteste pacifiche, demonizzando le forze dell’ordine.

Dal 12 agosto le forze esterne sono passate a nuove tattiche: replicare le dichiarazioni sul mancato riconoscimento dei risultati elettorali, formare le cosiddette “catene di solidarietà” lungo le strade, principalmente di ragazze e donne che presumibilmente si oppongono all’uso della forza contro i manifestanti, organizzare uno sciopero repubblicano alle imprese. Hanno chiesto la chiusura delle strade, avviato informazioni e pressioni psicologiche sui dipendenti delle forze di sicurezza e sui membri delle commissioni elettorali.

Nel formare l’opinione internazionale sulla falsificazione delle elezioni, i media corrotti avevano attivamente circolando individui, principalmente politici occidentali, tra i quali ci sono tradizionalmente rappresentanti gli Stati Uniti, la Polonia e la Lituania. L’analisi dimostra che i risultati delle elezioni sono riportati in un contesto negativo.

Nonostante le provocazioni dei nemici dello stato all’interno della repubblica, oltre a una potente influenza esterna, sezioni significative non solo del nostro paese, ma anche della popolazione ucraina, sostengono le azioni del presidente della Bielorussia: secondo i risultati di un sondaggio del canale televisivo ucraino (incomprensibile) su YouTube, tra 455 mila abbonati Lukashenko ha sostenuto 91 % di partecipanti. Ciò suggerisce che i normali residenti che devono affrontare la guerra nel Donbass capiscono a cosa possono portare le proteste.

C’è un’evidente distorsione della realtà, i media dell’opposizione sovrastimano artificialmente il numero dei partecipanti ai raduni, che alla fine è una scarsa percentuale dell’elettorato nelle aree popolate. In particolare, i media dell’opposizione affermano che circa 200mila persone si sarebbero radunate a protestare contro circa mezzo milione si persone nel Paese. Scopriamolo. L’analisi delle immagini delle forze aerospaziali russe mostra che al culmine del raduno, il numero totale non superava le 40 mila persone. Questo non è più del 2% di tutti i residenti della capitale. E questa è l’immagine in tutte le città. – I partecipanti alle processioni sono una minoranza assoluta attiva. Questi sono gli stessi 10-12% che hanno votato per Tikhanovska.

Programma di opposizione: entro la fine dell’anno ritiro dalla CSI, dalla EAEU, dalla UE. Divieto di trasmissione della TV russa. Sostituzione delle trasmissioni con altre provenienti da Lituania, Lettonia, Ucraina. Recesso dalla CSTO. Autocefalia della Chiesa ortodossa bielorussa, traduzione del sistema educativo a tutti i livelli nella lingua bielorussa.

I militari valutano correttamente la situazione. Con un linguaggio semplice, spiegano ai subordinati cosa sta succedendo nella repubblica, i veri obiettivi della campagna lanciata contro il Paese.
Oggi è importante non permettere che sorgano dubbi. I risultati di questo lavoro dovrebbero essere considerati il criterio più importante per valutare la competenza professionale dei responsabili dell’attuazione della politica statale.

La guerra è arrivata alla soglia della Bielorussia ma coloro che hanno inventato le rivoluzioni colorate non hanno capito nulla dalla prima e della seconda guerra mondiale: possono esistere eserciti massicci che mai raggiungeranno i loro obiettivi.I bielorussi mentre festeggiano il 75 ° anniversario della Vittoria già pensano ai nemici esterni.Gente che distrugge gradualmente senza sangue.

Già pensano alle sanzioni e alle scorte raccolte per una vita normale.

La stessa Tikhanovska non ha saputo minimamente collegare l’esercito, non ha avuto la minima presa di potere su di esso. Del resto se l’esercito non si affianca ai manifestanti, lo stato non può essere distrutto.

Queste informazioni sono state disribuite tra gli ufficiali. E la decisione è stata unanime.

Le sentinelle bielorusse hanno bloccato tutto, come da vecchia tradizione militare russa, prima si fermano gli intrusi e po li si analizzano. Le istigazioni nei giorni scorsi sono state tante.

La Bielorussia contro le tante provocazioni esterne si erano preparata alle peggiori provocazioni e alla guerra interna. Non si esclude il conflitto militare, perché oggi per loro (gli ufficiali) è già una realtà.

Il discorso continua con l’esortazione alle truppe di sparare, se necessario, e, devo dire i militari sono abbastanza d’accordo, perlomeno i quadri, sanno che, se vincessero gli oppositori, la normalizzazione avverrebbe, e tutti i militari che parlano russo o che hanno studiato in Unione Sovietica sarebbero cacciati senza stipendio né pensione.

Bisogna vedere però quando Lukaschenko se ne va. Se lascia il paese in mano ai russi deve andarsene.

Ecco la strategia vincente della fatina dei dentini: poca pubblicità, pochi soldi ma risultati veri , non pugnette.

I servizi segreti occidentali di solito fanno schifo in confronto. Pensiamo solo ai soldi che devono aver speso per il casino in Bielorussia, anni di lavoro e miliardi di dollari, poi arriva la fatina che ribatte con un pugno di agenti e le magliette.

La stessa fatina vista all’opera in Venezuela dove gli sforzi americani di rovesciare quel pomposo dittatore comunista da operetta finiscono nel ridicolo, malgrado la pochezza di Maduro e la fame del popolo venezuelano.

Eppure i soliti bene informati parlano di “crollo imminente“del governo di Minsk. Poveri coglioni. Non è il “popolo” che si ribella, ma opposte fazioni che si scontano usando i bielorussi come marionette. Alla fine una delle due divorerà il paese, poliziotti, dimostranti e coglioni. Tutto assieme.

Presto vedremo qualcosa del genere anche in italia, due schieramenti opposti si stanno palesando, anche se i confini sono ancora nebulosi: quello che so è che gli agenti di una delle due parti parleranno sicuramente inglese.

Presto parleremo anche di Romania, ovvero di quella rivoluzione del cavolo volta dall’occidente contro un dittatore “comunista” scomodo e inviso da Mosca. Un dittatore che aveva fatto TUTTO quello che volavano gli occidentali, al punto da ridurre alla fame il popolo pur di ripagare i debiti nei confronti de FMI. In cambio lo hanno ammazzato. Viso pallido avere lingua biforcuta.

By Nuke il Misericordioso Ma Senza Esagerare (MMSE per gli amici), Presto coadiuvato da un altro alter ego . Ciao a tutt*.