Attacco con il gas in Siria: E se la realtà superasse la finzione?

Torniamo all’attacco del gas in Siria a Idlib, la tragedia con diverse vittime, prima che i femminicidi e i salvataggi di gattini in pericolo distraggano la fragile attenzione degli occidentali.

Qui ne ho già parlato (1), di come sia asfissiante e molto sospetta l’attività dei “cialtroni bianchi”, come chiamo i i caschi bianchi in zona.

Oggi si fa gli investigatori, ragazzi, e seguendo la logica e la “Novacula occami” (2) proviamo a fare chiarezza sull’accaduto. Non cosa è successo con assoluta certezza, ma cosa è probabilmente accaduto, usando logica e ragionamento. Purtroppo nelle attività umane questa è la norma, non una eccezione, persino i tribunali sono dei luoghi dove i magistrati devono decidere cosa è “probabilmente successo” non la verità assoluta. Verità che esiste solo nella mente degli imbecilli, dei fanatici e dei fanatici imbecilli.

I fatti

Il giorno 4 aprile 2017, alle ore 8:00 locali una nube di gas si è sprigionata nella città di Idlib. Nulla si sa della natura di tale nube tossica, alcuni dicono che questa si sia sprigionata su un luogo bombardato dall’aviazione siriana: la città , ricordiamolo, è uno avamposto privo in quel momento di interesse strategico e occupato dalle  “opposizioni siriane“, ovvero gli integralisti islamici. Qualcuno crede ancora che esistano oppositori che non siano fanatici salafiti, ma come ho già detto se non sono fanatici sono imbecilli.

Immediatamente si diffondono le voci di un attacco chimico, con una velocità davvero inusitata.

Le dichiarazioni dei media occidentali, alimentate ricordiamolo solamente da “sentito dire” dei media controllati dall’opposizione siriana – ovvero dai fanatici tagliatori di teste – subito iniziano a cianciare di un attacco con “gas nervini“. Nel mio post precedente (1) avrete notato come i dubbi “su come si siano svolti realmente i fatti” siano altissimi. Condizione delle vittime e numero veramente ridicolo di morti, in una zona densamente popolata. Per non parlare della assoluta incoscienza dei soccorritori, che sarebbero periti a loro volta se avessero osato toccare vittime colpite da gas nervino senza tuta integrale di protezione e maschere antigas.

Ma allora cosa ha causato le vittime? Cosa, o chi le ha uccise? Un qualche gas tossico sperimentale, i marziani?

Il “rasoio di Occam” ci insegna che non dobbiamo inventarci soluzioni complicate quando la risposta è semplice. Immagginiamo un uomo solitario, un analista di un tipo tutto speciale, solo in una stanzetta, non importa se a Tel Aviv, Ankara o Washington. Il suo compito, che sembra impossibile, è quello di causare una strage con armi di distruzione di massa ma senza averle e potendo contare solo su cashi bianchi e fanatici semi-deficienti. E i siriani – che non hanno nessuna intenzione di attaccare con armi chimiche – devono risultare essere i responsabili “senza ombra di dubbio“. Nel 2013 a Goutha, un sobborgo alla periferia di Damasco, venne effettuato un attacco dagli integralisti, creato ad arte per accusare gli esponenti del governo di Assad. Le complicità del governo usa e di quello turco, pur se non coperte dai media e dalle “puttanazze” sono venute alla luce. E lo dice l’Onu e altri, non i russi, ma quella è un’altra storia.

Qui entrano in gioco gli “agenti sul campo”. Come qualsiasi persona intelligente dovrebbe sapere, aerei spia, satelliti e droni sono abbastanza inutili quando si devono intercettare azioni furtive. Le orbite dei satelliti sono prevedibili ed immutabili, e fatto salvo una variazione di orbita (rara perché farebbe consumare prezioso carburante) con una semplice tabella chi vuole muoversi di nascosto sa quando può farlo o meno. Aerei spia e droni sono intercettabili, e i governi dispongono delle tecnologie per avvisare i loro fanatici islamisti. Quindi chi è colluso con sauditi, turchi o americani sa che può contare su di un ottimo supporto di Intelligence. Rimangono i metodi classici, uomini anonimi che vanno in giro con occhi ed orecchie aperte. O spie tra gli esponenti della parte avversa.

Sia come sia, in qualche modo i servizi russi o siriani sono venuti a sapere di un deposito di armi o altro nella città di Idlib. Ovviamente si tratta di un deposito di armi e munizioni, che non ha senso gassare va distrutto ma con pesanti bombe guidate. Parte il raid e probabilmente ignoti hanno posto vicino alle armi delle “sostanze chimiche”. Niente di trascendente, visto poi quello che è successo, magari semplice ipoclorito di sodio. Disinfettanti da piscina, insomma.

Una sola  MAB da 250 chili fa un cratere di minimo dieci metri di diametro, e proietta in aria incredibili quantità di gas e detriti. Si forma un nuvola bianca, acre, e le persone intorno cominciano a tossire…

Arrivano i soccorritori, misteriosamente presenti in gran numero in zona, perfettamente attrezzati, che magari stanno urlando: “Gas, gas! Presto venite da noi che abbiamo l’antidoto! Prima i bambini!“. E qui scatta in pieno il piano dell’ipotetico analista, immaginato mentre era tutto solo nel suo ufficio. I dati se si voleva ben vedere, erano già presenti e facili da trovare in rete.

In Israele, durante la guerra del golfo, la popolazione venne dotata di prodotti contro gli effetti del gas nervino: centinaia di bambini nel solo 1992 finirono in ospedale per essersi iniettati (in un dito con la siringa automatica) l’antidoto, malgrado la dose fosse di uno o due milligrammi (3). La dose da due milligrammi fece finire negli ospedali israeliani anche un certo numero di adulti (4).

Ma come convengono i medici negli studi – condotti ovviamente in modo imparziale dal governo israeliano – l’uso di queste autosiringhe è “relativamente sicuro“. Il responsabile è un simpatico prodotto chimico: l’Atropina, che se assunto insieme ad altri prodotti aventi effetto simile è fortemente tossico, a dosi neanche troppo elevate (5).

Riporto testualmente: “Tossicità acuta: l’atropina è causa di avvelenamenti. I bambini della prima infanzia sono particolarmente suscettibili all’effetto tossico dell’atropina. Dosi superiori ai 2 mg possono dare intossicazione (nei bambini è sufficiente l’ingestione di 1-2 bacche della pianta da cui è estratta l’atropina, la Belladonna); dosi di 10 mg o inferiori possono essere letali. In caso di intossicazione conclamata, la sindrome può durare più di 48 ore. In caso di sovradosaggio si manifestano: midriasi, blocco delle secrezioni (lacrimale, bronchiale, nasale, sudoripara, salivare), tachicardia, respirazione rapida, iperpiressia, agitazione, confusione, eccitamento, atassia, incoordinazione, reazioni paranoidi e psicotiche, talora convulsioni, allucinazioni, delirio. Se l’intossicazione è grave si può verificare una depressione del sistema nervoso centrale, accompagnata da ipertensione, insufficienza circolatoria, depressione e collasso respiratorio che possono portare al coma.

L’atropina serve anche per trattare avvelenamenti da gas nervini, vengono utilizzate siringhe come queste, basta appoggiarle ad un braccio od una gamba e la sostanza vine sparata nell’organismo tramite un meccanismo a molla che aziona la siringa. La dose pediatrica è piccolissima e quella per gli adulti è di due milligrammi: il concetto militare di adulto è un maschio giovane in piena salute, e bene allenato. Un campione che non è certo rappresentanto della popolazione media.

Persino un deficiente saprebbe utilizzare quelle siringhe. E qui arriviamo ai caschi bianchi. La siringa del tipo Duo, oltre a sparati nell’organismo 2,1 milligrammi di atropina , fa anche assumere seicento milligrammi di Pralidossima (6).
La ricerca scientifica è andata avanti e la “ricetta” è stata modificata con l’aggiunta di questa sostanza, che aiuta a combattere gli effetti del gas Sarin e simili, ma è abbastanza tossica ovviamente. La situazione potrebbe drammaticamente peggiorare se la persona trattata è stato avvelenata da insetticidi carbammati (7). Questo tipo di pesticidi è a volte estremamente tossico, ed è liberamente vendibile in Siria. Chissà, magari qualche barile di questi è finito nel deposito. Tutto può accadere, grazie alle pensate dell’immaginario analista di Tel Aviv o di Whashington.

La dose massima consigliata per un bambino, di pralidossima è di 20-50 milligrammi per chilo di peso corporeo, ma fatta assumere in modo “lento” non iniettata tutta in una volta nel corpo con una siringa automatica. Bambini dai sei ai trenta chili sono a rischio solo con quella prima iniezione. Se poi aggiungiamo l’atropina e magari una leggera intossicazione da carbammati, che viene drammaticamente amplificata dalla pradolissima… beh, è chiaro cosa può succedere!

E ora arrivano le immagini forti, preparatevi.

Ingrandimenti dei video forniti dagli stessi “caschi bianchi” ci mostrano poveri bambini morti o che soffocano, con midriasi, ovvero pupille enormi , in pose rilassate e senza neanche un lacrima. Il contrario delle condizioni di una persona colpita da gas nervino, contorto in pose spastiche e immerso in un lago di piscio, lacrime, muco e merda. E le pupille ridotte a spilli.

Solo nelle vittime adulte possiamo osservare un minimo di secrezioni, ma è logico in proporzione al peso corporeo la dose di “antidoto” è stata minore.

Torniamo alle prime ipotetiche ricostruzioni del fattaccio. Fanatici semi imbecilli e senza nessuna protezione si devono essere aggirati subito tra i colpiti, “siringandoli” senza pietà. E a chi stava davvero male subito una dose doppia o tripla. Si può ipotizzare che un avvelenamento da carbammati abbia intensificato subito gli effetti tossici delle due dosi di antidoti. Tutte le persone trattate devono essersi sentine male, chi più e chi meno, e molti devono essere morti. Ma i sopravvissuti a questo punto penseranno addirittura di essere stati “salvati” e potranno testimoniare contro  il “malvagio regime di Assad“, che li ha “gassati”.

Un piano perfetto. Testimoni?

Solo i colpiti, perché chi ha materialmente “siringato” gli intossicati deve aver ormai raccolto  le prove e si deve esser ritirato nel deserto, magari sarà già sepolto dentro una profonda buca.

Rimangono video, interviste e le strambe teorie di un oscuro blogger, che però spiegano bene molti lati oscuri della vicenda.

By Nuke di Liberticida

(1) http://liberticida.altervista.org/gas-siria-facciamo-chiarezza-visto-le-puttanazze-non-lo-fanno/

(2) https://it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_di_Occam

(3) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1629992

(4) https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16749549

(5) http://www.pharmamedix.com/principiovoce.php?pa=Atropina&vo=Tossicit%C3%A0

(6) http://www.guidausofarmaci.it/pralidossima/491

(7) https://it.wikipedia.org/wiki/Carbammati