Armatevi e partiamo, ma prima sorridete alle telecamere

By LTV La Triste Verità http://liberticida.altervista.org/

Ok. Il grande condottiero Trump non poteva lasciare i suoi solerti alleati in braghe di tela.

Avevano già imbracciato le armi, preparato la faccia feroce di rito, mobilitato il coro delle puttanazze, scomodato l’indignazione pubblica, alluzzato i mercati e ora se ne stavano lì come dei pirla in attesa di sapere se Trump diceva sul serio.

Trump. Già. Sempre lui: si era spinto troppo oltre e non poteva più ritornare indietro, specialmente ora che al Pentagono storcevano il naso in tutti i modi: va bene che sei il comandante in capo, ma dacci almeno delle finalità strategiche vagamente comprensibili! E gli obbiettivi sono saltati fuori alla fine: l’ho fatta grossa … ragazzi salvatemi la faccia…

Trovate un qualche cosa che contenga la parola “chimica” e fatelo fuori. Ricordo un Berlusconi di tanti anni fa che diceva “Io sto dalla parte degli americani prima ancora di sapere da che parte stanno loro.” In una frase aveva sintetizzato già tutto. A tanti anni di distanza quella stessa posizione è stata assunta da quasi tutti i governi europei. Tutti o quasi.

A riconferma di vecchi schieramenti del passato (con tristi echi) solo due non lo hanno seguito. I tedeschi alla loro maniera (levatevelo dalla testa, punto) e gli italiani alla loro maniera (ok, vi diamo le basi ma non coinvolgeteci).

Gli antichi nemici sconfitti si ritrovano dalla stessa parte. Dall’altra gli antichi vincitori, tracotanti e vanagloriosi, felici di mostrare i muscoli contro chi non può difendersi.

Ma ci vuole la preparazione di artiglieria, prima. L’opinione pubblica occidentale va ammorbidita, adeguatamente preparata. Ecco quindi che in TV vediamo le immagini di bambini (i bambini fanno sempre comodo in queste situazioni) sofferenti e lavati con getti d’acqua. Sulla testa. Lavati-con-acqua-dopo-attacco-al-cloro?

Anche un tombino sa che il cloro causa pustole e arrossamento delle parti contaminate (anche detto cloracne). Ben visibile in TV. E qui totalmente assente. Se poi lo respiri anche in minima quantità causa tosse irrefrenabile, spasmo delle corde vocali, nausea, crampi in tutto il corpo, defecazione irrefrenabile. E tanto vomito. Alla fine ti fa anche fuori se la quantità era sufficiente.

Ah, sì. Apprendiamo anche che “i campioni prelevati sui luoghi degli attacchi siriani contengono tracce di agenti nervini”. E nel frattempo ci fanno vedere in TV (assieme ad immagini di repertorio vecchie di 3 anni) i morti sulle scale. Col sangue al naso. Con-il-sangue-al-naso???

Com’è che quello che minaccia di essere la causa di un ingresso in guerra non esistono approfondimenti di nessun tipo se non qualche puttanazza con il suo “io penso che”?

Non sarebbe forse il caso quantomeno di fare un qualche speciale di telegiornali alla ricerca di quello che è accaduto? Un “chi l’ha visto” sui presunti attacchi con armi chimiche non lo vogliamo fare? Possibile che tutto l’occidente sia soggetto prono al MinCulPop USA?

Dopo 7 anni di guerra e di massacri dell’Isis “Che famo?”. Ci svegliamo proprio adesso? Due giorni prima il guerrafondaio di Washington dice che vuole ritirare le truppe (perché la guerra insieme al l’Isis è ormai persa) e poi se ne esce con questa geniale mossa tattica?

Ma la posta era altra: far vedere che Trump quello che promette mantiene (e di cose, su altri versanti, agli americani ne ha promesse tante). Quindi qualcosa andava fatto, pena la totale e definitiva perdita di ogni credibilità non solo del presidente ma degli USA nel loro complesso.

Per cui, ecco recuperati da una lunga lista alcune decine di obiettivi praticabili e dopo una notte di discussioni operative, verifichiamo che non ci sia il rischio di ammazzare qualche russo, controlliamo che le navi di Putin siano ben lontane dal teatro di guerra e infine – come le esecuzioni all’alba – diamo il via all’attacco.

Ecco quindi l’attacco, largamente annunciato (con preghiera sottintesa dei vertici militari americani ai colleghi russi di mettersi prima al sicuro) a puro uso dei media. E sulla pelle dei poveri siriani, accuratamente girando al largo dai cattivi Russi. Che a differenza degli americani, alla faccia ci tengono molto di più.

Putin ha un controllo sul proprio Paese (e i suoi apparati) sconosciuto a Trump. E ha stravinto le elezioni – ma sopratutto ha avuto riconfermato l’appoggio dai poteri forti russi – anche sull’onda del confronto nascente con gli USA. Sputtanarlo e farlo apparire debole non conviene a nessuno.

Le guerre costano, e le guerre a distanza costano dannatamente di più. Costano anche per gli americani, ma una gran parte le pagano gli altri – fra cui noi – quindi a loro conviene farle. Ma per farle ci vuole un ampio consenso (che al limite, se non c’è di suo … va costruito).

Trump viaggia costantemente sul filo del rasoio, licenziando tutti quelli che non gli obbediscono prontamente (o comunque che gli ricordano che gli USA non sono una sua proprietà personale). Al Pentagono poi gli danno retta solo fino ad un certo punto, giusto pochi millimetri al di sotto della linea di demarcazione fra l’ammutinamento e ostruzionismo.

Comunque vada, da oggi Trump come interlocutore per i Russi è bruciato definitivamente: ha dimostrato a tutti di essere solo una scheggia impazzita con cui nessuno vorrebbe avere a che fare in diplomazia. Uno che si muove con l’eleganza di un ippopotamo in una cristalleria, spinto da inconfessabili scopi personali (primo fra tutti levarsi l’etichetta di “amico di Putin”) che lo fanno apparire un pazzo, anche se non lo è.

Ma rimane comunque uno con cui purtroppo bisognerà continuare ad avere a che fare. Insomma: dobbiamo preparare l’elemetto o no?

20 o 30 missili non rovesciano un regime (specie uno feroce e allenato da anni di guerra civile come quello di Assad) e non cambiano una situazione strategica. Meno che mai  sono in grado di neutralizzare la produzione di “armi chimiche” basate sul cloro, ma perché poi non usare direttamente il fosgene che si può produrre facilmente e in grandi quantità?

Già questo dovrebbe chiarirvi le idee: qui l’unico obbiettivo è di creare per gli USA un nemico chiaro – come ai bei tempi dell’URSS “l’impero del male” – da imporre ai propri alleati e alle loro stramaledette popolazioni, così ciniche, indifferenti e terribilmente scettiche nei confronti del sogno americano. Il nemico esterno, si sa, ci vuole sempre.      E giusto per avere una idea del livello mentale e culturale delle élite occidentali guardate questo video (sono senza parole): https://m.youtube.com/watch?v=3pyBnaQajQg

ULTIMA ORA. HANNO FRETTA DI SCARICARE I MAGAZZINI: A QUANTO PARE I PIANI DI TRUMP NON SONO NE’ BELLI NE’ INTELLIGENTI. VEDREMO SE IL BULLO DI QUARTIERE HA PISCIATO CONTRO VENTO. HA VOLUTO FORZARE IN TUTTI I MODI IL PENTAGONO. USANO INVECE DI UNA PROVETTA PER LE PROVE, UNA MONTATURA SUI MEDIA INTERNAZIONALI KE FANNO LO SHAMPOO AI FERITI.

COME AL SOLITO HANNO ANCORA AVVISATO I RUSSI DOVE AVREBBERO COLPITO. SIAMO OLTRE LA GUERRA PREVENTIVA: SIAMO ENTRATI NELLA GUERRA PREAVVISATA.