Alcune note tecniche sul volo MH17. i missili Buk, caratteristiche e gittata, e le esercitazioni Nato nella zona.

Una serie di incredibili coincidenze è avvenuta nel  giorno fatale, coincidenze che hanno contribuito molto alla tragedia.
Ho già parlato di come misteriosamente il percorso del volo sia stato deviato proprio sopra la zona dive infuriavano i combattimenti più accesi.
Pare che uomini armati abbiano preso il controllo della torre di volo di Kiev , l’unica che poteva gestire il volo della Malaysian Airlines, le torri del Dombass sono state fisicamente distrutte.
Questi uomini armati, pare riconducibili all’oligarca Kosmolosky, secondo le fonti di Kiev non hanno interferito con le consuete operazioni, solo il volo MH17 è stato deviato in zona pericolosa e la quota è stata abbassata, per il “maltempo”, dicono.
Io sono andato a cercare in rete le specifiche e i manuali del sistema BUK SA11, quello accusato di essere il responsabile dell’abbattimento del volo.
Le ho trovate, pensavo fosse più difficile, a dire il vero.<br />
http://www.enemyforces.net/missiles/buk_51.gif

Questo semplice schema è quello della gittata teorica del missile SM36, quello tutt’ora in dotazione all’esercito ucraino.
Come potete vedere la linea rossa che rappresenta la distanza massima di ingaggio arriva intorno ai cinquanta chilometri, e non 10 o 15 come asserito dai giornali.
I missili russi aggiornati SM38 , lanciati dallo stesso mezzo cingolato, hanno una gittata di oltre centosessanta chilometri, ovvero i russi potevano far fuoco tranquillamente dal loro territorio.
In realtà gli SA11 sono sistemi abbastanza obsoleti, le serie successive (SA 200,300 e 400) hanno gittate che raggiungono anche i cinquecento chilometri, e sono molto più efficaci contro gli aerei “stealth”.
Diversi anni fa l’esercito russo ha aggiornato i suoi sistemi BUK trasformandoli in sistemi di difesa, ovvero, più che a abbattere gli aerei servono a colpire eventuali missili lanciati contro di loro, anche missili balistici, e come sistemi di rilevazione e difesa dalle artiglierie terresti e navali.
I radar, grazie ad un nuovo software , sono in grado di calcolare in tempo reale il punto di provenienza di un colpo di cannone o di un missile nemico, e di inviarci in pochi secondi un missile di risposta.
Una ultima cosa, non voglio annoiarvi troppo, i sistemi Buk non sono composti da un unico mezzo, ma da almeno un lanciatore, un centro di comando mobile, un radar di tiro , un radar periferico e un mezzo di trasporto blindato per le decine di uomini addetti.
Almeno cinque mezzi blindati.
Oltre a blindati di scorta , mensa e camion con i rifornimenti, tutti mezzi fuoristrada.
Appare chiaro che i miliziani separatisti non sono probabilmente in grado di utilizzare armi del genere, ma i russi decisamente si, e il radar in grado di rilevare al volo il punto di partenza di colpi di artiglieria può essere ben in grado di fare la differenza nelle ultime battaglie ai confini con la Russia, battaglie durante le quali la devastante precisione di tiro dei separatisti ha causato centinaia di vittime tra i militari di Kiev.

Questo non vuol dire che siano stai i russi ad abbattere il volo MH17, tutt’altro.

Nello stesso giorno era ancora in corso una misteriosa esercitazione, la “Sea Breeze 2014”, una esercitazione congiunta con la NATO e l’esercito ucraino, con un gran dispendio di mezzi navali ed aerei.
ne elenco alcuni:
Il Boeing E/A-18G Growler, mezzo per la guerra elettronica, progettato per il disturbo delle comunicazioni.
Boeing E-3 Sentry Airborne Warning and Control System (AWACS), il grosso aereo con quel radarone sopra, progettato per il controllo dello spazio aereo.
L’incrociatore USA Vella Gulf, una nave d’attacco d’elite, pruripremiata e dotata di sofisticati radar per il controllo aereo.
Ovviamente uno degli obbiettivi della missione era quello di monitorare il traffico commerciale (ovvero gli aerei di linea).
Quando si dicono le coincidenze.
Nel contempo aerei radar e altro russi monitoravano il confine con l’Ucraina e le forze Nato.
In teoria la zona dove è stato abbattuto il volo MH17 era una dei punti più controllati al mondo.
Questo deve aver portato gli ipotetici russi al controllo di un vecchio sistema SA11 ad esercitare una certa cautela, sopratutto considerando che tale sistema è dotato di un sistema IFF , ovvero in grado di rilevare i transponder installati sugli aerei civili.
In ogni caso abbattere un aereo ad alta quota in quel giorno non era certo nelle intenzioni di questi fantomatici militari russi.
Troppa gente stava “guardando” da quelle parti.

Ripeto , la storia dell’abbattimento del volo MH17 puzza, e anche parecchio, di “false flag”.