Aggiornamenti dalla Terra Dei Pazzi, situazione confusa, scontri e stavolta c’entra anche l’Italia.

Il casino in Ucraina, la Terra Dei Pazzi comincia in questa zona, la Rutenia, come si chiamava in passato, o Transcarpazia, come viene chiamata adesso.
E’ la piccola regione montagnosa dell’ucraina che confina con Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania, tutti confini vicini vicini,e molto comodi, come vedrete.

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Il signore qui sopra è il vero padrone della Transcarpazia, il deputato del parlamento Ucraino Mikhail Ivanovich Lanio.
Ha il suo movimento politico, ma in passato è stato esponente del Partito delle Regioni, sodale della Tymoschenko e , prima ancora amico dei vari leader filo russi.
Niente di strano il solito tipo che capisce quale è la parte vincente e si adegua.
Pochi mesi fa nella Transcarpazia, terra di naszistelli, era apparso un fantomatico movimento di liberazione, che voleva annettere la zona all’Ungheria, oppure creare una sorta di piccolo staterello “filo russo”, due mosse apparentemente in contrapposizione tra di loro, me che in realtà era un messaggio lanciato da Mikhail stesso:
“solo io posso controllare la zona”.
E così Kiev li lasciò carta bianca, il suo partito, grazie ai voti comprati vinse le elezioni e il suo potere si rinsaldò.
Ora, al nostro amico i soldini non bastavano, non bastava ottenere tangenti da praticamente tutte le attività commerciali, il potere di “acquisire” con le minacce e la violenza le attività  più redditizie, e così via.
I suoi uomini  da mantenere sono tanti, centinaia e centinaia di persone, e tengono tutti famiglia.

Si deve essere guardato intorno e deve aver pensato, “come posso ampliare il mio business?”.

Le alternative sono tante, traffico di organi, di valuta, di droga, donne e armi.

  • Organi: la legge che ha legalizzato pochi giorni fa la compravendita di organi ha stroncato un interessante business sul nascere.

  • Valuta, già lo fanno tutti quel business, in Ucraina.

  • Contrabbando, i doganieri ucraini costano pochissimo e ormai tutti si sono messi a commerciale alcool e altre cose, il mercato è saturo, lo dimostra il crollo verticale del gettito IVA nel paese, con un calo a due cifre ogni mese…

  • Droga, nell’est il traffico è tutto in mano ai Macedoni, con la connivenza degli americani, lo sanno tutti.

  • Prostituzione, il mercato ucraino è saturo e bande romene e moldave gestiscono il business in tutta Europa e oltre.

  • Armi, il traffico verso i paesi arabi è in mano alla Transinistria e passa tutto attraverso Odessa e la solita Moldavia, grazie alla potenza della mafia Georgiana nella zona…

Cosa rimaneva?

Un colpo di genio, pochi mesi fa risolse il problema, il contrabbando di sigarette.

Non per il mercato interno, saturo di cicche scadenti e a basso costo provenienti da ogni dove, ma verso l’Europa.

Ma dove inviare dei convogli interi di camion pieni di sigarette di contrabbando che partono ogni giorno?

Occorre trovare il paese giusto, in Germania, in Francia e altrove potrebbero esserci problemi… indovinate ?

Mickhail diventa un autorevole membro dell’istituto ucraino di controllo del contrabbando e trova una geniale soluzione.

L’Italia.

Ebbene si, il belpaese è quello giusto, un insieme di tabaccherie e di distributori compiacenti, tutti felici di mescolare le sigarette “regolari” con quelle di contrabbando, dotate di bollini contraffatti.

Un business gigantesco, ogni TIR che arriva garantisce a distributori , commercianti e fabbricanti  un utile netto di cinquecentomila euro, tutto esentasse.

E dalla lotta per il controllo del lucroso business nasce lo scontro a suon di missili e mitragliatrici pesanti dei giorni scorsi, tra poliziotti e sodali di Mickhail e i nazifroci di Pravy Sector.
Che passi altro?
Droga, armi per la mafia del Brenta e medicinali contraffatti?
Lo dico a caso, in Russia da decenni si combatte una battaglia per stroncare la piaga dei medicinali contraffatti in vendita nelle Farmacie, mentre in Ucraina se il medicinale è originale e funziona, è quasi una sorpresa.

Chi lo sa.

Fossi in quei tizi con i pantaloni e la giacca grigia, tanto attivi in Italia darei una bella occhiata a quei misteriosi Tir carichi di sigarette, e ai loro doppifondi, non si sa mai.
Ma è difficile, la posizione strategica della Transcarpazia aiuta, il camion può uscire diretto in Romania, da lì passare in una altra nazione, pochi chilometri e si è in Ungheria o in Slovacchia, una ripulita ai documenti e via, verso nuove avventure!

L’avanzata della Terra Dei Pazzi verso l’integrazione europea prosegue… o è il contrario?