Carrai,Lo spin Doctor di Renzi, : chi lo vuole lontano dai servizi italiani?

L’autorevole Marco Carrai
L’uomo ombra di Matteo Renzi

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tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/23/marco-carrai-il-suo-amico-e-una-spia-del-mossad-linchiesta-della-cia-che-imbarazza-litalia/2665774/
Sono legati da anni, si sono frequentati tra Washington e Firenze, scambiandosi visite e conoscenze. Ma ora l’amicizia con Michael Ledeen può mettere in difficoltà Marco Carrai e il suo prossimo incarico: la consulenza al Dis (l’organismo di coordinamento dei Servizi segreti) per Palazzo Chigi. Perché se sino a oggi Ledeen era ritenuto vicino all’intelligence statunitense con legami con uomini della P2, adesso un’inchiesta svolta dal Pentagono fotografa nel dettaglio chi è stato e chi è davvero Ledeen, definito dalla Cia “spia di Israele” e per questo allontanato da Washington. Il Fatto è entrato in possesso dei fascicoli d’indagine ed è in grado di raccontare perché il legame di amicizia tra i due rischia di mettere in imbarazzo i Servizi segreti, il governo e le diplomazie.
I conflitti di interesse del “fratello Marco”
Non è bastato il no del Colle a fermare Renzi: il premier vuole portare nel Palazzo l’amico Carrai e così, dopo aver tentato di imporlo a capo della cyber-security, gli sta ora cucendo un abito su misura al Dis. E se per avere la licenza da 007 Carrai avrebbe dovuto spogliarsi dei suoi tanti conflitti di interesse, indossando il mantello della consulenza il problema svanisce: Carrai potrebbe portare con sé l’ingombrante bagaglio. Che non contiene solo gli incarichi pubblici come la presidenza di Aeroporti Firenze o le poltrone nei cda tra cui quella nella fondazione Open – la cassaforte del premier – con Luca Lotti e Maria Elena Boschi. Né si limita alle aziende estero-vestite in Lussemburgo e Israele come la Wadi Venture con soci che hanno legami con l’esecutivo tra cui nominati in Finmeccanica e imprenditori con appalti pubblici, come raccontato dal Fatto settimane fa. Il conflitto di interessi di Carrai si estende anche ai suoi legami, a partire da quello con Ledeen.
Le visite a Firenze pagate dalla Provincia
In Italia di lui si sa poco, nonostante Ledeen abbia superato i 70 anni. Meno ancora si conosce del suo legame con il 40enne Carrai, che definisce il premier “mio fratello”. Si sa che i due sono molto legati. Tanto che Ledeen è arrivato da Washington a Firenze nel settembre 2014 per partecipare al matrimonio dell’amico di cui Renzi era testimone. Un rapporto coltivato negli anni. E allargato all’attuale premier nel 2006 quando la Provincia di Firenze pagò un viaggio a Ledeen, da Washington al capoluogo toscano, organizzato da Carrai, all’epoca capo gabinetto di Renzi, per far conoscere a suo “fratello” l’amico statunitense. Nell’autunno 2008, sempre a spese della Provincia, Renzi assieme a Carrai fa il tragitto inverso e ricambia la visita.
In Italia Ledeen ha altri buoni amici, condivisi con l’amico aspirante 007. In particolare Noar Gilon, dal 2012 ambasciatore d’Israele a Roma. Da allora il diplomatico è apparso più volte al fianco del futuro consulente del Dis. Nella Capitale e a Firenze. Insieme hanno organizzato un convegno con Confindustria sponsorizzato anche da Aeroporti Toscani (società presieduta da Carrai). Ma soprattutto hanno pianificato la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu a Firenze lo scorso agosto, accogliendolo al suo arrivo a Peretola e presentandolo poi a Renzi con una cerimonia a Palazzo Vecchio.
Carrai ha interessi privati a Tel Aviv, dove sono presenti due società a lui riconducibili con soci pesanti in Israele come Jonathan Pacifici e Reuven Ulmansky, veterano della Nsa, ex Unità 8200, dell’Israel Defence Force. Legami importanti, che porterà con sé sotto il mantello di consulente del Dis. Ledeen e Gilon si conoscono almeno dal 1996. Il loro rapporto è nato a Washington. E si è sviluppato e consolidato attraverso l’Aipac, l’American Israeli Public Affaire Committee: la lobby pro Israele negli Stati Uniti, la più potente al mondo, il cui sostegno è ritenuto fondamentale per arrivare alla Casa Bianca. Il 21 marzo sia il repubblicano Donald Trump sia la democratica Hillary Clinton sono intervenuti al convegno Aipac. Ma per quanto ritenuta determinante dalla politica è temuta dai servizi di sicurezza americani e monitorata perché in due casi sono stati individuati all’interno della lobby uomini dei servizi segreti del Mossad. E per quanto forti siano i rapporti di amicizia tra gli Stati Uniti e Israele, il Pentagono non ama intrusioni straniere nella propria intelligence. Ed è proprio nell’ultima inchiesta, che ha individuato un flusso illegale di informazioni riservate della presidenza statunitense al Mossad, che è emerso il legame tra Ledeen e Gilon.

Tratto da http://www.huffingtonpost.it/2016/04/26/cybersecurity-carrai-intervista-andrea-stroppa_n_9778008.html
Settimana importante per la cybersecurity in Italia. Settimana di nomine ai ruoli apicali di forze armate, Guardia di Finanza, Polizia e intelligence. Con ogni probabilità verrà svelato il ruolo e la composizione del nucleo di cybersecurity che, nelle intenzioni di Matteo Renzi, dovrebbe riferire a Palazzo Chigi – al suo consigliere militare. Organismo di cui dovrebbe far parte, se non essere guidato, da Marco Carrai, imprenditore che opera nella sicurezza informatica, molto vicino al premier stesso. L’eventuale nomina di Carrai è stata molto criticata in questi mesi. Lo stesso Renzi è stato costretto a specificare in tv che Carrai non andrà ai vertici dei Servizi, ma avrà un ruolo di consulenza.
Stroppa lavora quotidianamente con Carrai, che è stato attaccato perché poco preparato in materia. “Marco è una persona molto preparata, un ottimo dirigente d’azienda, certo non è un tecnico. Inutile dire che fino a ieri smontava apparecchiature… non è uno smanettone. Ma è una persona che sono molti anni che si occupa di questo settore, molta prima della costituzione della sua società. Ha fatto molti viaggi, parlato con molte persone, si è confrontato nei posti adatti. Quindi ha conoscenze specifiche su questo tema. Ovviamente non è un operativo.”
Carrai è considerato vicino a Israele, con cui la Cys4 ha rapporti di tipo imprenditoriale. Non sono mancate critiche in tal senso. “Israele – continua Stroppa – è un paese che non fa parte della Nato né dell’Ue. Capisco che la cosa possa destare qualche preoccupazione. Però oggi ogni azienda, ogni pubblica amministrazione, ogni governo, ogni apparato militare usa dei software che vengono scritti da programmatori in America, in India, in Cina… in ogni parte del mondo, e tecnicamente Israele è leader su questo campo, quindi escludere un paese del genere è un errore.”

tratto da http://www.ilfoglioquotidiano.com/cronache/2016/04/29/linternet-day-e-i-morti-di-aleppo-le-notizie-del-giorno-in-breve___1-v-141418-rubriche_c266.htm
Raggiunto l’accordo in Consiglio dei ministri per le nomine sulla sicurezza: il prefetto Alessandro Pansa dirigerà il Dis, l’organismo di coordinamento dei servizi segreti, Franco Gabrielli sarà il nuovo capo della Polizia e Mario Parente andrà all’Aisi (servizio segreto civile). Slitta l’incarico di Marco Carrai alla cyber security.

Tratto da http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/17/cybersecurity-marco-carrai-con-incarico-ufficiale-o-senza-ficchera-il-naso-nei-nostri-dati/2737727/
Cybersecurity: Marco Carrai, con incarico ufficiale o senza, ficcherà il naso nei nostri dati:
Si scrive Watson, si legge Winston. Cosi’ alla fine Carrai, con incarico ufficiale o senza, si occuperà di big data che in gergo dei servizi vuol dire ficcare il naso nei dati dei cittadini. E qui il pensiero corre a Watson, la piattaforma tecnologica dell’Ibm che utilizza tecniche di elaborazione del linguaggio e sistemi di apprendimento per trovare e rivelare informazioni e relazioni estraendole da vaste quantità di dati non strutturati. Dai big data. Un gigaficcanaso digitale.

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La Wadi Ventures, è molto interessante. Un incubatoio per startup digitali, che si occupano, tra l’altro, di profilazione, di raccolta di dati, riconoscimento facciale e di traduzione immediata, da tutte le lingue del mondo. Sarebbe veramente un attimo raccogliere tecnici e programmi per creare davvero una piccola NSA…

Solo coincidenze, ovvio
Se volete approfondire (ma tanto non lo fate mai) vi segnalo altri articoli gustosi:
http://www.valigiablu.it/mi-chiamo-carrai-marco-carrai-e-senza-competenze-potrei-fare-il-capo-della-cybersicurezza/
http://www.gadlerner.it/2016/05/07/la-cia-perplessa-sulla-nomina-di-carrai-secondo-il-fatto
http://www.ilgiornale.it/news/vita-opere-e-miracoli-marchino-carrai-santo-protettore-renzi-1155699.html
http://www.roccocipriano.it/wordpress/2014/01/18/chi-e-marco-carrai-luomo-ombra-di-matteo-renzi/
BY Alessia da http://liberticida.altervista.org/