21 luglio 1994 – La votazione per l’inelliggibilità di Berlusconi

Con una mossa mediatica plateale , il Movimento 5 stelle ha scompigliato le carte in tavola , dichiarando che il suo partito è a favore di una eventuale mozione di inelleggibilità di Silvio Berlusconi.
In Particolare già nel 1994 , nella fattispecie il 20 luglio , si era già parlato di questa cosa in parlamento , è estremamente difficile recuperare in rete copia degli atti di quel giorno , ma qui potete trovare uno stralcio.
In particolare , oltre agli ovvi pareri dei servi stipendiati faccio notare le affermazioni di Giuseppe Rossiello (democratici di Sinistra) :”ritiene che la Giunta sia chiamata ad applicare la norma di legge e che quindi, anche sulla base della documentazione disponibile, non sussistano per i casi in esame presupposti di ineleggibilita`”

Inoltre il Deputato Luigi Massa (democratici di Sinistra) dichiara:sottolinea che la questione in esame puo` essere risolta solo modificando la normativa del testo unico delle leggi elettorali, nel senso di attualizzare le disposizioni del tempo, che furono volute dal legislatore senza poter avere in mente le situazioni odierne. Condivide quindi la posizione del collega Trantino, affermando che oggi ci si deve limitare all’interpretazione possibile della norma: interpretazione che, anche sulla base degli indirizzi della Corte costituzionale, non puo` che essere restrittiva. Altro e` il problema che deve porsi il legislatore in prospettiva di eventuali modifiche della legge.”
Mentre il deputato Maria Carazzi (comunista)  dichiara :   “rileva che per alcuni dei casi trattati dal Comitato si e` potuto rilevare il superamento di fatto della posizione di eventuale ineleggibilita`, mentre non e` dato disporre di un riscontro analogo per la posizione del deputato Berlusconi, specie in quanto non e` dato conoscere le situazioni relative alla proprieta` e al controllo della societa` concessionaria dell’emittenza radiotelevisiva.”

In tale quadro ritiene che si debba innanzitutto ragionare sulla locuzione ” in proprio ” di cui all’articolo 10 del testo unico delle leggi elettorali, e quindi successivamente valutare se e` sufficiente una dichiarazione dell’interessato circa la sua posizione, ovvero se non sia doveroso e utile acquisire dati, anche di provenienza del dichiarante, in ordine ai rapporti con la societa` concessionaria e all’intreccio azionario.


Quindi si chiedeva se le televisioni di Berlusconi fossero proprio le sue….

Una ottima occasione persa, da parte dei democratici di Sinistra , che si sono arrampicati sugli specchi per evitare di votare contro l’ineleggibilità di Berlusconi Silvio.
Considerando gli argomenti dei deputati di Forza Italia, che dicevano che il titolare delle concessioni fosse Gonfalonieri e non Berlusconi.
Berlusconi era solo il proprietario dell’azienda che usufruiva delle concessioni , e quindi non in conflitto di interessi.  
Peccato anche per altri augusti personaggi, tipo D’Alema, che ha pensato bene di non presentare alla riunione.

E questi personaggi si chiedono come mai perdono voti, poverini.

Spero inoltre che i deputati, nella prossima legislatura imparino a parlare un italiano semplice corretto , senza infarcirlo delle supercazzole in politichese , che ci propinano in abbondanza.