I fondi sanitari pagati dai datori di lavoro in Italia si stanno diffondendo in modo rapido, agli iscritti i pacchetti di prestazioni garantite è vastissimo e la tutela familiare in un SSN sempre più traballante rende i lavoratori sicuri, un benefit che molti dipendenti iniziano a recepire come indispensabile: questi fondi sono entrati in piccole medie e grandi aziende. Un benefit che i lavoratori dipendenti apprezzano tantissimo.
Ormai sono tanti gli artigiani e gli imprenditori che aderiscono al welfare aziendale, una politica che lega il dipendente in modo favorevole alla impresa in cui lavora. Conosco persone che non hanno accettato vantaggiose nuove proposte lavorative semplicemente perché in quell’altra azienda non veniva fornito il fondo sanitario privato e i buoni pasto/mensa aziendale, eh anche i dipendenti iniziano a fare i conti!
Anni fa questo benefit passava inosservato, ora chi lo possiede e ne ha scoperto i vantaggi se lo tiene ben stretto. Ora quando i lavoratori dipendenti ricevono la brochure e leggono i vastissimi pacchetti che hanno a disposizione rimangono strabiliati. Chi lo prova osserva che tutto è gestito in modo fluido, professionale e veloce. Moltissimi fondi permettono anche di andare in altre strutture non convenzionate e il tutto è rimborsato sul conto corrente in sei giorni.
Molti fondi si curano anche dei nostri amati pets, anche per loro prevedono un pacchetto per gli animali domestici: è nato anche il doctor pet. In pratica il veterinario di paese ha scoperto che aderire al fondo rendeva felici tante famiglie, forse non avrai figli ma un cane o un gatto sempre lo tieni vicino al tuo cuore!
Tutto molto bello e molto nobile. Ma ogni storia c’è sempre un però!
Siamo davanti ad una diffusione rapida del sistema sanitario privato. Una sanità pagata dal datore di lavoro. Un apri-pista silenzioso e raffinato che lo ha fatto vedere come benefit, ma che punta altrove. Ora ragioniamo sul fine perché tutti sappiamo che presto arriva l’imbuto generazionale dove una grossa fetta della popolazione italiana va in pensione.
Da una parte una sparuta minoranza di lavoratori, dall’altra parte un Governo che non avrà la possibilità di mantenere pensionati e poveri, così tanti da non potersi occupare di loro. La pensione (anche se magrissima) verrà fornita, ma il servizio sanitario si troverà travolto da una valanga. Ed è lo stesso servizio sanitario che già da anni si è diviso: chi lavora ha la sua assicurazione e i suoi canali veloci, chi è in pensione se ha tanti soldi si cura e chi ha solo la magra pensione aspetterà tempi lunghi. Ora senza troppa fantasia si arriva a capire che questi fondi (sono tanti) di sanità medica privata saranno uno spartiacque, una nuova selezione che non è nemmeno genetica, se ce l’hai campi, se non la tieni aspetti in fila… e in questo modo il fine corsa arriva molto velocemente.
Però nessuno ne parla, tanto adesso è solo un benefit. NEIN NEIN NEIN in una grossa popolazione vecchia è la scure del boia che avanza veloce, e l’imbuto gli altri lo avevano visto bene. Hanno cogitato il benefit per preservare i giovani che lavorano e che producono, eh questo doveva avere nobili origini. La storia non avrà pietà degli anziani a basso reddito, per loro è arrivata una nuova soluzione senza usare il Zyklon B: in questi tempi la faccia bisogna sempre salvarla. Buon Primo Di Maggio A Tutti.
Alessia C.F. & Paul http://liberticida.altervista.org/
Letture proposte:
http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato2972007.pdf
https://www.assiteca.it/2018/02/polizze-welfare-aziendale-fondi-spesa-sanitaria-privata/
https://www.assiteca.it/divisioni-speciali/employee-benefits/