Come ti ammazzo l’Europa con una sanzione

Il 25 luglio scorso è stato approvato HR 3364: the Countering America’s Adversaries Through Sanctions Act. La solita black list dei paesi “dell’asse del male” – Russia, Iran e Corea del Nord – anche se il principale obiettivo di questa legge è la Russia. La cosa che sorprende di questa legge è il targeting dei settori energetico e bancario russo: si vuole limitare il volume massimo degli investimenti consentiti, nei progetti di petrolio e gas, e ogni società che investe più di 5 milioni di dollari all’anno nei progetti energetici russi, sarà automaticamente soggetta a sanzioni. Questo aspetto delle sanzioni è rivolto ovviamente alle società energetiche europee, soprattutto quelle del Nord Stream 2.

Insomma gli Usa vogliono colpire la Russia punendo l’Europa attraverso i partner europei di Gazprom partecipanti a finanziare la pipeline Nord Stream 2.

Congelare o annullare Nord Stream 2? Circola voce in Russia che per quanto riguarda il transito ucraino del gas russo nei Paesi dell’Unione Europea, Gazprom NON vorrebbe estendere il contratto dal 2019. Le linee ucraine GTS vanno ammodernate, e nel 2010, la Russia aveva proposto la creazione di una joint venture con l’Ucraina per unificare i campi di Gazprom e i gasdotti ucraini, ma Viktor Yushchenko respinse il progetto perché rappresentava una minaccia alla “dignità nazionale”.

Però sarebbe divertente vedere gli Usa che chiedono alla Russia di sostenere i costi di ammodernamento (altra voce che circola) della GTS dell’Ucraina: ovvio che la Russia accetterebbe, in fondo basterebbe aumentare le tariffe per il pompaggio del gas russo, che comunque rimane sempre più economico del fracking americano. Mamma Usa è furba due volte: paghiamo noi europei il prezzo maggiore e la furbissima Ucraina continuerà – in modo rischioso – a rubare il gas attraverso il GTS ucraino.

Il piano per “aumentare la sicurezza energetica dell’Ucraina” – contenuta nella HR 3364 – mira a trasformare l’Ucraina in un monopolio di transito verso l’Europa sotto il controllo delle società americane. Quindi la Russia dovrebbe accettare le svantaggiose condizioni americane e subire il rinnovo del contratto con l’Ucraina. Visto che la Guerra Fredda è di nuovo in vigore questa volta la vedo dura, molto dura.

Le società americane di energia potranno partecipare alla privatizzazione della GTS ucraina e trarre profitto dal trasporto di gas attraverso il territorio ucraino. E questa volta è meglio che il testo della legge lo leggano anche gli ucraini, perché le principali entrate – provenienti dal passaggio del gas russo – non sarebbero destinate agli ucraini, ma agli americani. Ucraini questa volta è chiaro? Vero?

Ma ora torniamo a come “Ti ammazzo l’Europa”. Oltre alle sanzioni alle imprese europee impegnate in progetti energetici russi, la legge lega gli interessi dei produttori americani di gas naturale liquefatto sul mercato europeo, dove è notoriamente non competitivo. Le sanzioni americane, contro le compagnie energetiche russe, servono per imporre alla UE l’acquisto di gas americano di scisto. Insomma si vuole espellere l’economico gas russo dal mercato europeo e imporre il costoso scisto. E’ offensivo e arrogante, nemmeno i peggiori colonialisti sono arrivato a tanto.

Recentemente gli Usa hanno proposto alla Polonia di diventare il ricettore di gas per tutta l’Europa, costruendo tutta l’infrastruttura per la ricezione e la distribuzione di gas naturale liquefatto americano (per sostituire il gas naturale russo). Insomma gli americani mirano a metterci sotto scacco definitivo attraverso la Polonia (con la fornitura dei loro approvvigionamenti di gas naturale liquido) e a tenerci sotto controllo privatizzando il GTS ucraino. Ma Germania, UK, Olanda e Francia (E.ON, Shell e Engie ) accetteranno tutto ciò?

Davvero importanti aziende europee permetteranno alla Polonia di portare avanti un piano di simile portata? Curiosamente in questi giorni Bruxelles si è mossa pesantemente verso Varsavia, accusandola per le sue controverse riforme giudiziarie che non rispettano la legislazione europea ( poiché privano l’indipendenza della polizia giudiziaria) e sulla questione della politica migratoria. Insomma si è attaccata la Polonia sulle contraddizioni civili e politiche per farle notare “altro”. In fondo la Polonia si sta dimostrando essere la nuova lobbista degli interessi statunitensi dentro la UE, porta solo avanti gli interessi energetici americani in Europa.

Più che colpire la Russia emerge chiaro e tondo che gli Usa vogliono solo imporci l’acquisto di costosi gas americani liquidi liquefatti. Sembrerebbe che pure Jean-Claude Juncker abbia capito che le sanzioni americane minacciano la sicurezza energetica dell’Europa. Ma tu guarda, si è svegliato?

Mettere in grave difficoltà le imprese europee per perseguire le operazioni economiche contro la Russia, alla faccia del diritto internazionale, imponendo una politica extraterritoriale delle sanzioni USA contro le società europee. E via che scivoliamo sempre di più verso danni economici colossali e una ridotta sovranità politica.

Come andrà a finire? L’Europa resterà a guardare zitta o finalmente qualcuno oserà alzare la voce?

Alessia http://liberticida.altervista.org/