Non mi parlare tanto non ti vedo, non mi guardare tanto non ti ascolto

Qui tutti fanno finta di non capire ma hanno tutti capito benissimo. Fin troppo. Il messaggio è stato chiarissimo. Ma nessuno osa dire La Triste Verità: il Paese intero ha votato per il cambiamento. Un cambiamento, uno qualunque, basta che sia vero, basta che sia: gli italiani non ne possono veramente più.

Solo che tutti pubblicamente fingono di non capire che se si torna a votare non cambierà molto.
La base elettorale del MoVimento 5 Stelle rimarrà quella attuale.
Hai voglia a cercare di sputtanarli in televisione: giusto o sbagliato sono loro che rappresentano il cambiamento.
Giusto o sbagliato, sono gli unici che hanno avuto il coraggio di dire che le nostre istituzioni e la Costituzione sanno di muffa.
Sono fatte per dare una parvenza di democrazia, che sottrae ai singoli cittadini qualunque remota possibilità di influire in un qualunque minimo modo sulla politica di lor signori.

Ci sono motivazioni storiche perfettamente legittime comprensibili per tutto questo, ma di fatto fino adesso non era stato platealmente sbattuto sulla faccia degli elettori.
Cari elettori, siete liberi di votare ma solo quello che abbiamo deciso noi! Se le vostre decisioni (non era mai successo prima, ma prima o poi doveva accadere) dovessero differire da quello che noi ci aspettiamo, quello che conta veramente è solo quello che ci aspettiamo noi e non quello che vi aspettavate voi.
Probabilmente la Lega prenderà un po’ più di voti, sottraendoli ai 5 stelle e a Forza Italia.
Berlusconi cercherà di frenare l’emorragia grazie all’accordo con Renzi, scappato dal PD portandosi via il pallone.
Gli scontenti verranno intercettati dal carro spazzino di Di Battista che li porterà in dote al suo movimento, insieme al bottino di voti degli astensionisti pentiti, degli incerti e dei barricadieri vogliosi di menare le mani.
Avremo quindi nuovamente un sistema tripolare, con un PD ridotto ai minimi termini a far compagnia a Fratelli d’Italia dall’altro lato del Parlamento.
Cambieranno i numeri totali, ma non i rapporti di forza e le combinazioni possibili.
È così che è stato voluto.
Si vota e si rivota finché non vince chi deve, e poi non si vota più.
Questa è La Triste Verità.

LTV – La Triste Verità http://liberticida.altervista.org/