Gli incendiari del mondo: i soliti noti e tanti nuovi loro amici all’opera.

Volevo completare un articolo interessante apparso su Contropiano, ma andando a fondo mi sono accorto di una dinamica singolare, un “trait d’union” tra gli omicidi nel Dombass, i nazifroci e i “ribelli moderati in Siria”.

La storia parte da lontano – da Belgrado – dalla CPR Impex, un simpatico trafficante di armi dotato persino di sito internet (1).  Alcuni giornalisti curiosi (2) hanno scoperto l’esistenza di un grosso traffico di armi provenienti dai paesi dell’est europa, in particolare in Serbia e in Slovacchia dove operava una altra società, la Eldon Srl. Mentre la CPR Impex si occupa di coordinare la raccolta di armi, munuzioni e materiale militare “classico”, la Eldon tramite alcune aziende locali si occupava anche  di missili e altre armi sofisticate, e per quello è stata liquidata nel 2015 (3). Ma gli effetti di questo commercio è ancora ben visibile, soprattutto in Siria, e ne parlerò in un prossimo post.

La “storia ufficiale” è la seguente: un gruppo di delegati sauditi (o i loro rappresentanti) ha contattato una serie di piccole aziende attive nei paesi dell’Est Europa, in particolare Serbia, Montenegro, Romania, Slovacchia, ecc. ecc. All’improvviso i sauditi – noti per acquistare solo armi occidentali – iniziano a comprare da una serie di piccoli produttori o commercianti del surplus dell’esercito: fucili, munizioni, blindati, oltre ai missili sopra citati. Ovviamente i sauditi non se ne fanno niente di queste armi, spesso vecchi modelli sovietici. L’esercito saudita non ne ha certo bisogno, dato che i magazzini sono già pieni di armi, e per quelle che deovessero mancare vengono acquistate in occidente alla luce del sole.

Organizzati professionalmente da alcune aziende, tra cui la stessa CPR Impex, intere navi e decine di aerei cargo salpano diretti verso l’Arabia Saudita, le armi vengono successivamente deviate durante il viaggio verso la Siria del nord, la Giordania, Turchia e Yemen. Un business tutto sommato efficiente, lontano anni luce dal traffico messo su anni fa direttamente dagli americani, con personaggi tipo il commerciante di maiali di Fresno, Ara Dolaran diventato trafficante di armi (4). Nel Nord della Siria delle armi se ne occupano i Turchi, che le distribuiscono a fazioni di ribelli loro fedeli, le stesse che adesso combattono insieme ai turchi contro l’Isis. Le armi arrivano in Siria poi attraverso la Giordania, via mare e dall’Iraq, per raggiungere tutta una costellazione di “terroristi moderati” oppure i fanatici islamisti stessi.

Ora appare chiaro che non è possibile credere che un simile traffico di armi clandestino verso la Siria, siano implicati insieme sauditi, turchi e giordani: queste ultime due nazioni non sono in rapporti proprio bellissimi con l’Arabia stessa e le altre petromonarchie della zona. Prendendo in considerazione i gruppi islamisti nel sud della Siria – dotati di armi provenienti dalla Giordania – la mente si sposta verso Gerusalemme, non verso i giordani. Le stesse armi vengono inviate anche nello Yemen, dirette agli integralisti islamici che controllano l’est del paese.

Ricapitoliamo e poniamoci una domanda: “chi può comprare armi da tutto l’Est Europa, e poi le invia clandestinamente a turchi, sauditi, israeliani e terroristi islamici?”  Senza che praticamente nessuna Puttanazza dei media occidentali se ne accorga, a parte qualche free lance.

Ma lo sapete già vero, bambini? La CIA Il governo americano stesso, USSOCOM (5) (United States Special Operations Command) è il comando unificato di tutte le operazioni delle forze speciali americane, è in pratica diventata una nuova piccola forza armata, al pari di esercito, marina ed aviazione, una forza armata dotata di bilancio proprio, supersegreto – miliardi di dollari-. I loro membri – tutti provenienti da forze speciali – al momento del “pensionamento” entrano nei ranghi della SAD (Special Activitis Division), branca attiva della CIA (6). Ex militari che si occupano di azioni segrete in territorio straniero, spesso utilizzano la copertura di battaglioni mercenari, tipo Blackwater.

L’Ucraina da anni fa parte di questo mondo segreto e molti membri del SAD e del USSOCOM si muovono “segretamente” al suo interno, anche se mi assicurano che si vedono lontano un chilometro, questi americanoni grandi e grossi che non parlano un parola di russo o di ucraino (Ma li vogliamo istruire questi mercenari? Gira voce che i componenti della Legione Straniera Francese sono molto più istruiti e parlano tante più lingue). All’inizio cercarono di muoversi come negli altri paesi, senza sapere delle peculiari caratteristiche della popolazione locale. Nel 2014 gli attivisti, pagati almeno 500 dollari la settimana, riuscirono a realizzare un colpo di stato per prendere il potere, grazie anche ad “ignoti” cecchini che uccisero 130 persone tra poliziotti e manifestanti, sparando tutti dallo stesso punto. Poi iniziarono l’addestramento militare, per combattere i separatisti: qui si scoprì che i leggendari “nazifroci” non sono un gran che come combattenti, le armi fornite spesso vennero distrutte da “atti di sabotaggio”, altre volte apparirono nelle mani del nemico stesso. I nazifroci le fecero saltare per aria o le vendettero direttamente al nemico (per soldi sono disposti a fare qualsiasi cosa).

La situazione è ben diversa quando si tratta di fanatici islamisti con gli occhi a palla, persone convinte di andare in paradiso dopo la morte e quindi felici di farsi saltare per aria insieme al nemico. Una volta date loro le armi questi infelici si lanciano al massacro…

Capito l’andazzo gli americani si riorganizzano velocemente e vengono ai ripari. Selezionano tra i nazifroci gli elementi non troppo stupidi e fanaticamente antirussi, e li addestrano nelle caserme di Khmelnytskyi e Kropyvnytskyi (7). In “classi segrete” gruppi di incursori vengono addestrati, per essere inviati nei territori controllati dai separatisti per uccidere ufficiali e personaggi di spicco tra le loro armate (8). Niente di troppo sofisticato, persone capaci di entrare nella casa di Motorola e di buttargli una granata nel vano dell’ascensore mentre sale in casa, oppure –  fatto successo due giorni fa – di colpire con un razzo l’unica finestra illuminata del palazzo in cui lavorava Givi, altro ufficiale molto famoso dei separatisti. Il tutto approfittandosi dell’inesistenza del servizio di controspionaggio dei separatisti, persone impegnate in guerra e che hanno la tendenza a mandare gli uomini migliori sul fronte.

Da dove parte il piano? da lontano, della Georgetown University, altro simpatico covo di antirussi, di questa istituzione parleremo più avanti, e di uno studio da loro realizzato nel 1957 (10) , su come si potrebbe organizzare una insurrezione antisovietica focalizzandosi sui sentimenti separatisti della Galizia e delle regioni limitrofe dell’ovest Ucraina.

Tanti anni sono passati, così come il comunismo e l’Unione Sovietica, ma i “nazifroci” erano sempre lì, pronti a prendere le armi contro i russi…e gli americani ne hanno approfittato , una massa di utili idioti pronti a combattere i russi. Ma, come hanno scoperto gli americani, solo se vengono pagati, e anche bene.

Però acquistare armi da tanti intermediari, trasportarle e addestrare squadre di assassini costa parecchio: il Congresso Usa non vede di buon occhio le spese impreviste nei bilanci militari. Ma aiutare una paese “amico” è doveroso e il premio Nobel per la pace Obama – famigerato assassino responsabile della morte di milioni di persone – firma volentieri in piano di “aiuti” per l’Ucraina: 522 milioni di dollari di “mezzi non letali” per l’esercito di Kiev. Ne ho già parlato in un mio post precedente, come in realtà in Ucraina non sia arrivato altro che spazzatura o poco più, vecchie sistemi obsoleti o non funzionanti, scarti ripescati da qualche magazzino, tipo i giubbotti antiproiettile scaduti da 10 anni (9). Avevo anche provato a scriverema dove sono finiti i soldi? nella flebile speranza che qualche giornalista vero dei media occidentali in cerca di dignità e verità leggesse quello che scrivevo. Nulla di fatto, tutte le Puttanazze sempre lì a cercare gli “HackerRussi”.

Ok, ve lo dico io dove sono andati i soldi! Sono finiti nei paesi dell’est per finanziare l’acquisto di intere navi piene di armi, migliaia di tonnellate di residuati sovietici o di munizioni bulgare e cecoslovacche nuove fiammanti. E sono finite in mano ai terroristi siriani, yemeniti e iracheni, proprio quelli che gli americani bombardano con armi stavolta prodotte da loro e costosissime. Un business che si rigenera da solo, tipo il sindacato dei camionisti di Chicago negli anni sessanta controllato dalla Mafia (La mafia pagava i poliziotti che lasciavano transitare i camion sovraccarichi. Camion che distruggevano il manto stradale, rifatto periodicamente dalle aziende controllate dalla mafia stessa. Un business che lucrava più del racket e della droga, dicevano). Ma non tutto è andato bene, le armi sono state consegnate ai vari paesi, gli israeliani i giordani le hanno consegnate ai “loro” terroristi, la stessa cosa hanno fatto sauditi e turchi, ma… Il seguito alla prossima puntata.

By Nuke di Liberticida

(1) http://cprimpex.com/

(2) https://www.occrp.org/en/makingakilling/making-a-killing/

(3) https://finstat.sk/36031836

(4)https://www.buzzfeed.com/aramroston/how-a-one-time-pig-peddler-helped-the-us-flood-war-zones-wit?utm_term=.gi1yMKVmM#.ahPvNyXnN

(5) https://it.wikipedia.org/wiki/United_States_Special_Operations_Command

(6) https://it.wikipedia.org/wiki/Special_Activities_Division

(7) http://www.usnews.com/news/articles/2016-08-02/training-ukraine-turning-a-soviet-army-into-a-modern-force

(8) http://contropiano.org/altro/2017/02/09/donbass-piazza-le-bombe-comandanti-lnr-dnr-088739

(9) http://liberticida.altervista.org/utilizzare-metodi-del-nemico-nemico-maskirovska-nel-ventunesimo-secolo/

(10) https://www.cia.gov/library/readingroom/docs/CIA-RDP81-01043R002300220007-1.pdf