Distruzione di statue e monumenti negli USA, una forsennata corsa verso il nulla.

Dichiaro che non parlo e non ho mai sostenuto l’introduzione di qualsiasi forma di uguaglianza sociale e politica per le razze bianche e nere, che non parlo e non ho mai sostenuto il diritto di diventare elettori, giudici o funzionari dei negri, il diritto di Matrimonio con persone bianche; Inoltre, aggiungo che esistono differenze fisiologiche tra le razze nere e bianche che, a mio parere, non permetteranno mai loro di convivere in condizioni di uguaglianza sociale e politica. E poiché tale coesistenza è impossibile, eppure sono affiancate, devono essere mantenute le relazioni del superiore e del basso e, come ogni altra persona, sostengo che la posizione suprema dovrebbe appartenere alla razza bianca. A questo proposito, devo dire che non credo che, a causa della superiorità dell’uomo bianco, i negri debbano essere privati ​​di tutto.

-Abraham Lincoln- “liberatore degli Schiavi”, mentre parla al Congresso.

Preso da altri progetti avevo sottovalutato la forsennata corsa “buonista” negli usa, che a colpi di politicamente corretto vuole modificare per sempre la cultura statunitense.

E tutto parte dalle università americane, dove ai giovani viene insegnato che “i diritti delle minoranze” sono sacri e “devono essere rispettati”. Se sei minoranza devi soggiacere alla maggioranza e non devi rompere le palle, così funziona in teoria la democrazia,. Perlomeno così dovrebbe essere: Da qualche parte il meccanismo si è inceppato, da tempo vi parlo di corsi universitari dove si insegnano i miti africani e quelli indiani, dato che i miti anglosassoni e la letteratura inglese sono “razzisti”. Dove si insegna ai ragazzi a parlare l’inglese delle minoranze, ovvero il dialetto delle persone di colore, dato che parlare inglese perfetto è segno di “snobismo” e di “superbia bianca”.

Davvero.

Il risultato è una massa di coglioni, tutti bianchi e di buona famiglia che lottano per i diritti delle persone di colore e delle altre minoranze.

Il governo Trump è stato un trauma per questa gente, e dopo essersi ripresi dallo Shock i militanti “buonisti” si sono attivati in tutta l’America, alla ricerca di monumenti da demolire.

Ovviamente i politici democratici e parte di quelli repubblicani sono felici di partecipare, e gettano benzina sul fuoco.

Elenchiamo quello che sta succedendo solo negli ultimi giorni, e notiamo l’escalation, pensate che per ottenere risultati simili in Ucraina, ovvero la demolizione di statue e targhe riferenti al passato sovietico.malgrado un governo golpista filoamericano, fascisti al potere e una guerra tutt’ora in corso ci sono voluti un paio di anni.

Io trovo questo fenomeno molto interessante.

  • Zitti zitti ad Annapolis Rimuovono la Statua di RogerB. Taney, vecchia di oltre 140 anni. Il personaggio , giudice della corte suprema era un fervente filoschiavista.

  • Gold Canyon, Arizona una targa intestata a Jefferson Davis viene ricoperta di pece e piume.
  • Portland, Oregon, le tre  scuole dedicate a Patrick Lynch, benefattore che donò del terreno all’amministrazione comunale, sono state rinominate. Pare che alcuni abbiano fatto notare che  il cognome richiamava quello del famigerato giudice Charles Lynch. Peccato che dalla fine dell’ottocento, periodo della donazione, nessuno abbia mai sollevato la questione, fino ad ora. I 18 Charles Lynch che vivono attualmente a Portland sono avvisati.
  • I libri di Mark Twain e di Thomas Reed sono quest’anno spesso esclusi dagli studi di letteratura o fortemente sconsigliati, in quanto la parola “negro”  vi appare spesso: peccato che entrambi gli autori fossero ferventi antischiavisti. la “capanna dello Zio Tom” è da tempo esclusa dagli studi per lo stesso motivo. Beh, quello almeno è veramente un libro di merda.

  • Pittura rituale del monumento dedicato a John Castelman a Louisville, Kentucky

  • Arizona, monumento ai Confederati, simpatica aggiunta.

  • Franklin, monumento alla confederazione: Fatto.

  • Boston, monumento alla confederazione chiuso dentro una cassa in attesa di decisioni.

A Seattle la situazione è un filino più complessa, oltre a  dover rimuovere i monumenti confederati pare che la stessa sorte debba arridere alla Statua di Lenin, giunta chissà come dall’ucraina dopo la fine dell’impero sovietico. Anche essa è “un terribile ricordo del passato“, secondo il sindaco. Alcuni artisti hanno già provveduto ad eseguire la “pennellata” rituale con la vernice rossa, segno di una futura demolizione.

E potrei andare avanti per un bel pezzo, credetemi, e solo con i fatti degli ultimi due o tre giorni.

Si sta discutendo seriamente anche di Thomas Jefferson e Washington, entrambi proprietari di schiavi,per non parlare di Lincoln, che, come avete visto aveva una concezione delle persone di colore abbastanza diversa da quello che si pensava.

L’importante è cominciare, come si dice, poi il resto andrà avanti da sé, statua dopo statua.

Non so voi, ma mi risulta che tutte le civiltà o i regimi che si sono messi a bruciare libri o a demolir statue siano andati a finire male, anzi, malissimo.

Popcorn per tutti!

By Nuke di Liberticida

P.s: quando tutto sarà finito andremo presso i Klavarieri del Texas, nei territori Indiani o nella Libera repubblica del Montana a fare un bel monumento agli hakerussi. cosa ne dite?