Balakleya, un immenso deposito di munizioni in Ucraina, l’ennesimo, salta per aria, e i giornaloni occidentali non ne dicono niente, come mai?

Nella notte del 23 marzo scorso una boato immenso scuote gli abitanti della città di Balakleya, ucraina orientale, salta per aria un immenso deposito di munizioni, che occupa una area di due chilometri e mezzo per un chilometro e mezzo li vicino, centinaia di migliaia di tonnellate di munizioni…

Ecco la mappa del fu deposito , grazie a Google.

Le munizioni erano stoccate all’aperto, in immensi mucchi di pericolosa ferraglia, magari lasciate lì da anni, e solo gli articoli “delicati”, come i missili erano racchiusi in depositi sotterranei.

qui vediamo i soldati addetti alla guardia come passavano le giornate, foto che pubblicavano sui social, ma sono ucraini, che volete farci…

Ma non voglio dare certo la colpa della tragedia ad un incidente, magari una sigaretta buttata nella cassa sbagliata: In effetti le montaglie di esplosivo, che si vedono bene nella mappa dovevano essere separate le une dalle altre abbastanza da evitare il propagarsi delle fiamme, perlomeno questo doveva essere il progetto.

Purtroppo , dopo una notte di inferno , la situazione non si è certo calmata, anzi.


In questo video ( se non lo vedete cliccate sul link) vediamo come la mattina dopo comincino a saltare i depositi blindati sotterranei, e come i missili volino da tutte le parti, dando fuoco a tutto quello che c’è rimasto, compreso case e palazzi a chilometri di distanza.

I vigili del fuoco possono fare ben poco, e gli esperti prevedono anche  mesi prima che le fiamme si calmino abbastanza prima di potersi avvicinare.

Eppure, incredibilmente proprio ieri gli esperti ucraini dicono di essere riusciti a contenere le fiamme, e che la zona pericolosa, prima portata a dieci chilometri di raggio dal luogo dell’esplosione è ridotta ad un misero chilometro. Davvero incredibile. Che sia questo la spiegazione del perché i giornaloni non abbiano parlato del fatto come dell’ennesimo colpo dei russi?

Ne hanno parlato stranamente poco, malgrado i giornalisti occidentali siano persone libere e che possono scrivere di quello che gli pare, non puttanazze prone ai voleri dei comandanti NATO e europei. Immaginate i titoli, sui milioni di bambini uccisi dai bombardamenti russi…

Ma quale sarà la soluzione al mistero, bambini? Tocca al vecchio Nuke spiegarvi come mai il botto è stato solo un frazione di quello che poteva essere.

Frugando in un cassetto mi sono imbattuto in questo documento, ma guarda che razza di robe mi trovo nei cassetti, a volte. Ora di sistemare e vedere cos’altro c’è.

Curioso, un accordo , firmato nel 2016, tra Ucraina e Arabia saudita, per l’acquisto di milioni di proiettili, migliaia di missili e tanta altra robetta.

Magari qualcuno ( ho detto il presidente ucraino Poroshemo? no , non l’ho detto, per fortuna) aiutato da qualcun altro ( ho detto Muzhenko, il “cretino certificato” il comandante in capo delle forze armate ucraine? Sono stato attento e non ho fatto neanche il suo nome) ha prelevato di nascosto le armi e le munizioni, ammassate in blocco in quel punto per “fare la guerra i russi“, e, in cambio di una vagonata di soldi le ha fatte partire per la Siria, per armare i salafiti che combattono Assad ( e i russi).

Poi qualche altro personaggio misterioso ( ho detto i servizi ucraini? uffa, non, non l’ho detto) ha minato nottetempo i depositi, facendoli saltare una volta allontanato. Spero che le guardie se la sia cavata, poverelli.

Certo, poteva essere una mossa dei servizi russi o dei separatisti, ma costoro sono abituati a fare lavori del genere con la’aiuto di mortai da grande distanza, rumoroso ma efficace.

La mia teoria spiega come mai il botto sia stato una piccola frazione di quello che poteva essere, un cataclisma simile all’esplosione di una piccola bomba nucleare. Quello che non c’è non salta per aria.

Sempre così, soldi per i furbi e disastri per i minchioni, tutto molto ucraino.

I servizi ucraini ci deliziano con un teoria, le esplosioni sarebbero state causate dall’attacco di misteriosi droni telecomandati, probabilmente dagli hacker russi.

Magari qualche puttanazza potrà affermare che le armi erano davvero riservate all’esercito saudita, impegnato in una guerra sanguinaria nello Yemen. Ma è difficile anche per le puttanazze credere che un governo che spende decine di miliardi di euro all’anno in armamenti abbia bisogno di vecchi rottami sovietici.

Droni… qualcuno ha detto droni, ne avevo già parlato, e, nel cassetto, sono saltati fuori altri documenti.

Il seguito alla prossima puntata.

Buonanotte drughi, e state attenti quando usate il minipimer.

 

By Nuke di Liberticida